Come riescono i benzinai no-brand a tenere il prezzo dei carburanti più basso di dieci, venti centesimi e a volte anche di più rispetto ai distributori ufficiali delle compagnie petrolifere?
Rifornendosi al mercato parallelo dei prodotti petroliferi che abbassa i costi accorciando la filiera e sfruttando strategie fiscali che possono essere del tutto legali.
Lo dimostra una recente inchiesta giudiziaria che ha visto imputati i due rappresentanti della Maloa Ldt accusati di aver effettuato operazioni in frode al fisco. Ebbene, come emerge dalla sentenza di assoluzione, emessa dal Tribunale le operazioni compiute dagli imputati sono risultate perfettamente lecite e frutto di scelte imprenditoriali del tutto legittime.
Codacons: “Gli impianti no-brand rappresentano, soprattutto oggi, in tempo di forti rincari del carburante, una opzione legittima per i consumatori consentendo ancora di ottenere risparmi non indifferenti, ma soprattutto la sentenza apre uno spiraglio di non poco conto in quanto consente di affermare con certezze che le operazioni compiute da questi imprenditori sono del tutto legittime da un punto di vista imprenditoriale e da quello fiscale non costituendo affatto una elusione delle normative vigenti. Per informazioni sul tema e segnalazioni contattare il Codacons all’indirizzo codacons.vigevano@gmail.com o al recapito 347.9619322