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Attualità | 26 maggio 2022, 11:49

Vino, il pinot nero pavese al World Aperitivo Day Degustazioni e assaggi con Coldiretti Lombardia

Due produttori dell’Oltrepò Pavese protagonisti alla Fondazione Feltrinelli

Vino, il pinot nero pavese al World Aperitivo Day Degustazioni e assaggi con Coldiretti Lombardia

Con quasi tremila ettari coltivati a pinot nero, l’Oltrepò Pavese è la prima zona per estensione in Italia e una delle più importanti a livello mondiale per la produzione di spumanti con 12 milioni di bottiglie annue. Lo rende noto Coldiretti Pavia in occasione del World Aperitivo Day in corso alla Fondazione Feltrinelli di Milano e a cui partecipano insieme a Coldiretti Lombardia anche due produttori pavesi, le aziende agricole “Bosco Longhino” e “Valdamonte di Alberto Fiori” entrambe di Santa Maria della Versa. Le due aziende vitivinicole pavesi – spiega la Coldiretti provinciale – hanno portato a Milano le loro etichette di Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG, la cui produzione annuale è di circa 1,5 milioni di bottiglie.

La Valle Versa, infatti, è una delle più vocate alla coltivazione di pinot nero in Oltrepò Pavese, la cui produzione sul territorio provinciale – spiega Coldiretti Pavia – rappresenta circa il 75% dell’intera produzione nazionale del vitigno. “La ricerca della qualità e la promozione delle eccellenze sono i cardini che guidano l’azione di Coldiretti e dei suoi produttori – sottolinea Stefano Greppi, Presidente di Coldiretti Pavia – La produzione vitivinicola dell’Oltrepò Pavese ha tutte le caratteristiche per eccellere e per ottenere quei riconoscimenti che la serietà dei produttori Coldiretti merita, e che si accompagna al valore delle varietà tipiche del territorio. Un valore – dice ancora il Presidente di Coldiretti Pavia – che deve portare alle imprese il giusto compenso per il lavoro e la dedizione alla terra e al territorio”.

A causa della guerra in Ucraina – spiega Coldiretti Pavia – sono aumentati del 35% i costi per il vino italiano, con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. Anche le cantine pavesi si sono così trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi che – spiega Coldiretti Pavia – arrivano oggi a pesare sui bilanci per oltre un miliardo di euro. Una bottiglia di vetro costa più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti.

“Occorre ricordare che sino ad oggi l’incremento dei costi è stato scaricato esclusivamente sulle spalle dei viticoltori – dice ancora il Presidente di Coldiretti Pavia Stefano Greppi – Per difendere il patrimonio vitivinicolo italiano è necessario intervenire subito per contenere il caro energia e i costi di produzione, con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro. Tutelare il vino significa tutelare il principale elemento di traino per l’intero sistema agroalimentare, in particolare in Oltrepò Pavese che è la prima zona vitivinicola della Lombardia con oltre 13 mila ettari coltivati a vigneto e 1500 aziende agricole”.

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