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Economia | 13 giugno 2022, 07:00

Il capolavoro di Dostoevskij che non deve assolutamente mancare nella libreria

Ci sono autori che hanno fatto la storia della letteratura, alcuni più di altri riescono a lasciare il segno.

Il capolavoro di Dostoevskij che non deve assolutamente mancare nella libreria

Ci sono autori che hanno fatto la storia della letteratura, alcuni più di altri riescono a lasciare il segno: tra questi c’è Dostoevskij. Secondo Freud, questo autore sarebbe secondo solamente al grandissimo Shakespeare. Dostoevskij, classe 1821, nonostante siano passati oltre 200 anni dalla sua nascita continua ad essere estremamente attuale e alcuni suoi romanzi sono capolavori ancora contemporanei da leggere e rileggere indipendentemente dall’età. In questo articolo ti sveliamo i Dostoevskij libri da leggere assolutamente o da rileggere se già li conosci.

Perché dovremmo leggere Dostoevskij

Se dovessimo citare i nomi più grandi della letteratura dell’Ottocento non potremmo che iniziare da lui; Dostoevskij è uno scrittore russo di fama mondiale che ha uno stile unico e che si è distinto per alcune particolari. Con la sua esperienza di vita che lo ha portato a sopravvivere da una condanna a morte dopo essere stato giudicato colpevole per aver partecipato ad un circolo socialista sovversivo è stato graziato dallo Zar che lo ha mandato a sostenere lavori forzati in Siberia.

Proprio durante questo periodo di prigionia, lo scrittore incontra le mogli dei decabristi che dopo avergli donato il Vangelo lo portano verso la conversione. Dostoevskij è stato tormentato dall’angoscia interiore per tutta la vita e questa sua sofferenza si percepisce anche negli scritti. Dostoevskij porta avanti un messaggio importante e lo fa soprattutto per i più giovani a cui desidera lasciare un insegnamento importante: pone l’attenzione sull’importanza della spiritualità come chiave per evitare di impazzire e cadere nell’angoscia.

Lo stile di scrittura di Dostoevskij non è quello di un semplice scrittore ma di un filosofo; non è raro infatti che anche nei suoi romanzi si punti all’introspezione, alla riflessione e alla comprensione. Nonostante il lettore venga coinvolto di più dalla narrazione, i romanzi dell’autore hanno lo scopo di fare da specchio interiore.

I libri capolavoro di Dostoevskij

Tra i capolavori di Dostoevskij si trovano tantissimi titoli e romanzi che hanno fatto la storia della letteratura; il primo e forse più noto è sicuramente Delitto e Castigo. Non ha bisogno di presentazioni dato che la sua fama lo precede; come tutte le creazioni dell’autore mixa una storia ad un approfondimento psicologico importante. La cornice è la splendida San Pietroburgo e racconta la storia di di Raskòl’nikov, uno studente che va ad uccidere una malvagia usuraia. Durante questo romanzo l’autore fa un indagine sulle persone e le divide in due categorie: Pidocchi e Napoleoni. Se i pidocchi sono i sottomessi, gli altri diventano quelli forti che sono capaci di tutto.

Il protagonista della storia, avendo il coraggio di ribellarsi all’usuraia, pensa di inserirsi tra i napoleoni ma l’atto violento che coincide con un omicidio decide di autodenunciarsi con il supporto di un’amica. Ecco che si trova ad affrontare i lavori forzati. L’idea del romanzo è quella di imparare a prendere consapevolezza delle proprie azioni e accettarne le conseguenze.

Un altro capolavoro di Dostoevskij è Memorie del Sottosuolo: il romanzo datato 1864 ancora una volta divide il mondo in due parti. Da una parte troviamo il sottosuolo e dall’altra la neve fradicia. Le due metà sono chiaramente in contrapposizione per evidenziare la dualità dell’animo umano; l’idea di questa storia nasce durante il periodo di lavori forzati in Siberia dell’autore.

Terzo capolavoro di Dostoevskij che non può mancare nella tua libreria è Il Giocatore: durante le pagine di questa storia, lo scrittore vuole esaminare il vizio del gioco e soprattutto puntare l’attenzione su quanto l’azzardo possa essere nocivo; lo demonizza infatti tra le pagine del racconto. Il protagonista sembra quasi essere posseduto a causa della dipendenza; si è scoperto essere a tratti autobiografico poiché anche Dostoevskij ha avuto un problema di dipendenza da gioco d’azzardo.

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