L’udienza bis al Tribunale del Riesame di Torino sulla vicenda della Funivia del Mottarone, si è interrotta prima ancora di cominciare. In apertura di udienza, infatti, l’avvocato Pasquale Pantano, legale di Luigi Nerini, titolare della società concessionaria dell’impianto, ha presentato istanza di ricusazione del collegio giudicante.
Infatti, a sorpresa, considerando che la Cassazione ha espressamente indicato il rinvio “ad altro collegio”, due dei tre magistrati che oggi componevano il collegio – i giudici Bianco e Sterpos - erano gli stessi dell’udienza del 28 e 29 settembre 2021. L’istanza ha di fatto bloccato lo svolgimento dell’udienza: a decidere sull’accoglimento sarà ora la Corte d’Appello. I tempi non dovrebbero essere lunghissimi. Il tribunale del Riesame era chiamato a riconsiderare le misure cautelari per il gestore della Funivia del Mottarone e per il direttore di esercizio Enrico Perocchio, a quasi un anno e mezzo dal drammatico schianto. In prima istanza era stato accolto il ricorso della Procura di Verbania contro la scarcerazione di Nerini e Perocchio decisa il 29 maggio 2021 dall'allora Gip Donatella Banci Buonamici. L’ordinanza era stata impugnata dalle difese dei due indagati, e la Suprema Corte, con una decisione le cui motivazioni sono state attese per mesi, mentre aveva sostanzialmente condiviso l'impianto complessivo dell'inchiesta della Procura di Verbania, al contempo però ha ordinato l'acquisizione di una memoria difensiva di Nerini non accolta dal riesame che così, secondo gli “ermellini” aveva eccessivamente compresso i diritti di difesa.
Per quanto riguarda Perocchio, invece, in discussione è solo la dimensione della misura cautelare: il riesame dovrà valutare se la misura della l'interdizione dalla professione sia sufficiente o se invece siano necessari gli arresti.