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Attualità | 11 dicembre 2022, 14:36

Miracolo alle Molinette di Torino: salvata una bimba di 5 anni trapiantando un fegato e collegandolo al cuore

La piccola ha ricevuto l'organo proveniente dalla Germania dopo essere stata colpita da una forma tumorale pediatrica

I medici hanno salvato la vita di una piccola di 5 anni con un trapianto unico nel suo genere

I medici hanno salvato la vita di una piccola di 5 anni con un trapianto unico nel suo genere

Ancora un intervento che ha del miracoloso, alle Molinette di Torino. I medici hanno infatti salvato la vita a una bimba di 5 anni, di origine cinese, cui è stato trapiantato un fegato proveniente da un donatore in Germania.

Una corsa contro il tempo che però ha richiesto anche un ulteriore accorgimento speciale: a causa della situazione clinica della piccola, il nuovo organo è stato collegato direttamente al cuore.

Nata a Torino da genitori di origine cinese, la bambina si trovava in Cina nel giugno del 2021 quando si è manifestata una rara, ma gravissima patologia tumorale del fegato, tipica dell’età pediatrica, l’epatoblastoma. La famiglia infatti si era recata nella terra di origine per le festività del Capodanno cinese ed era stata trattenuta in Cina nell’ambito delle misure di contenimento della pandemia Covid-19. Subito dopo la diagnosi, le prime cure furono prestate alla piccola in Cina tra luglio ed ottobre 2021, ma senza successo. E non ottenendo gli effetti sperati, la famiglia è rientrata in Italia appena possibile.

Al ritorno a Torino nel novembre 2021, la piccola è stata subito presa in carico da parte dell’équipe dell’Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino (diretta dalla professoressa Franca Fagioli), con l’avvio di protocolli chemioterapici di ultima generazione. La risposta della malattia alla terapia oncologica è stata progressivamente sempre più significativa. Dopo un anno di cure mediche ininterrotte, è stato finalmente raggiunto l’obiettivo di far regredire il tumore all’interno dei criteri utili per poter candidare la piccola all’unica terapia potenzialmente radicale e risolutiva: il trapianto di fegato.

A causa dell’estensione iniziale della malattia tumorale e degli esiti delle terapie praticate, la situazione anatomica che si era presentata all’équipe chirurgica del Centro Trapianti di fegato dell’ospedale Molinette di Torino (diretto dal professor Renato Romagnoli) era però molto complessa. Infatti la vena cava inferiore della bimba era del tutto ostruita nel suo tratto compreso tra le vene renali e l’atrio destro del cuore. Per poter affrontare al meglio la sfida posta da questa situazione si è quindi immediatamente attivato in soccorso un team multidisciplinare composto da cardiologi, nefrologi, cardiochirurghi, anestesisti e rianimatori degli ospedali Regina Margherita e Molinette di Torino. 

Non appena pianificata in dettaglio la condotta da adottare in sala operatoria, la bambina è stata inserita in lista per ricevere un trapianto di fegato in status di super-urgenza a livello sia nazionale sia europeo. Infatti in questi casi la ‘finestra temporale’ di trapiantabilità per questi piccoli pazienti dura meno di un mese. 

Con lo sforzo congiunto del Centro Nazionale Trapianti e del Centro Regionale Trapianti del Piemonte-Valle d’Aosta (diretto dal professor Antonio Amoroso), l’opportunità rappresentata dall’offerta di fegato giunta dopo pochi giorni ha potuto essere immediatamente colta. Infatti in Germania la famiglia di un piccolo bambino deceduto aveva dato il consenso alla donazione degli organi. 

L’équipe chirurgica del Centro Trapianti è quindi volata in Germania per eseguire il prelievo del fegato, mentre in sala operatoria alle Molinette di Torino la bambina veniva preparata all’intervento dagli anestesisti coordinati dal dottor Roberto Balagna, coadiuvati dai cardio-anestesisti pediatrici del dottor Sergio Michele Grassitelli. In fase di trapianto, sotto il controllo dei cardiologi ecocardiografisti guidati dal dottor Gianluca Alunni, il professor Renato Romagnoli ed il dottor Carlo Pace Napoleone (Direttore della Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita) hanno effettuato il trapianto con l’accesso al cuore dall’addome per via trans-pericardica.

Il fegato del donatore con tutta la sua vena cava sovraepatica è stato quindi impiantato direttamente sull’atrio destro del cuore della bambina. La ripresa emodinamica della piccola paziente e la ripresa funzionale del fegato trapiantato sono stati ottimi. Dopo pochi giorni la bambina ha potuto essere dimessa dalla Rianimazione diretta dal dottor Balagna verso l’Area Semintensiva Chirurgica del Centro Trapianti. Attualmente la piccola sta procedendo con il recupero post-operatorio presso la Gastroenterologia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita (diretta dal dottor Pierluigi Calvo), in attesa di essere nuovamente trattata con terapie di consolidamento presso l’Oncoematologia pediatrica della professoressa Fagioli. 

da Torinoggi.it

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