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Cronaca | 20 dicembre 2022, 11:13

Spaccio nel Parco delle Groane, maxi operazione dei carabinieri: 24 arresti tra marocchini, albanesi e italiani

Spaccio nel Parco delle Groane, maxi operazione dei carabinieri: 24 arresti tra marocchini, albanesi e italiani

Dalle prime ore di stamattina nelle province di Monza e della Brianza, Varese, Milano, ma anche Palermo e Alessandria, i carabinieri di Desio, con il supporto di quelli dei reparti territorialmente competenti, daranno esecuzione a due ordinanze applicative della custodia cautelare in carcere, emesse dal gip del Tribunale di Milano e di Monza, a seguito delle richieste avanzate rispettivamente dalla Procura Distrettuale di Milano e dalla Procura Ordinaria di Monza.

Le indagini dei Carabinieri della Sezione Operativa di Desio e della Tenenza di Cesano Maderno, hanno permesso di smantellare, non soltanto il traffico di droga eseguito al dettaglio, ma anche il livello superiore rappresentato da un gruppo criminale, operante e persistente all’interno del polmone verde del Parco delle Groane.

Il primo gruppo di indagati, di cui dodici in carcere e uno agli arresti domiciliari (8 marocchini, 3 italiani e 2 albanesi) sono ritenuti responsabili, a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e porto abusivo di armi.

Gli arresti scaturiscono dalle indagini durate tre anni dei militari della Tenenza di Cesano Maderno e che hanno consentito di scardinare una strutturata rete organizzata di smercio di cocaina, eroina e hashish, in grado di alimentare un consistente mercato della droga – in modalità take-away h24, all’interno dell’area boschiva – dove ogni elemento dell’organizzazione ha svolto un ruolo ben preciso (capi/organizzatori, addetti alla vigilanza, autisti e fornitori specifici per tipologia di stupefacente, in grado di procurare anche un kg di droga per volta) e che non ha trovato una battuta d’arresto neppure nel periodo della zona rossa, in piena emergenza Covid, e durante l’abbondante nevicata dello scorso inverno.

Dagli accertamenti sarebbe emerso che i pusher, in diversi orari del giorno e della notte, erano appostati tra gli alberi, pronti a vendere dosi a folti gruppi di acquirenti che giungevano da diverse località, spesso in treno.

In questo ambito, sono stati eseguiti 18 arresti in flagranza di reato e monitorate un migliaio di cessioni di stupefacente, con il deferimento di altre 11 persone, che, non facendo parte dell’associazione, sono state ritenute responsabili, a titolo individuale, di attività di spaccio e, in ultimo, l’identificazione di 113 assuntori.

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