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Attualità | 21 dicembre 2022, 15:04

Stop allo psicologo di base in Lombardia. La presidente dell'ordine Parolin: «Uno schiaffo a milioni di adulti e ragazzi»

L'Opl lombardo critica la scelta della Regione di fermare il progetto che introduceva questa figura: «Esprimiamo grande amarezza per questo drammatico passo indietro. La tutela della salute psicologica di tutti i cittadini lombardi sembra non essere una priorità»

Stop allo psicologo di base in Lombardia. La presidente dell'ordine Parolin: «Uno schiaffo a milioni di adulti e ragazzi»

La Regione Lombardia ha fermato il Progetto di legge che istituiva lo psicologo di Base. Laura Parolin, presidente dell'Ordine degli psicologi della Lombardia (OPL), ritiene la decisione un vero e proprio schiaffo ai cittadini lombardi.

«Esprimo grande amarezza – dichiara in una nota - nel constatare che Regione Lombardia ha scelto di fare un drammatico passo indietro sul PdL che istituiva lo Psicologo di Base. La tutela della salute psicologica di tutti i cittadini e delle cittadine lombarde sembra non essere una priorità. Questo PdL avrebbe potuto rappresentare una prima soluzione strutturale all’evidente malessere psicologico che oggi (e domani) rimarrà inascoltato. Si è persa l’occasione di dare una risposta concreta che avrebbe finalmente potenziato la presenza degli psicologi nel sistema socio sanitario regionale lombardo».

«Figure professionali - continua la nota - oggi insufficienti nelle strutture pubbliche: migliaia di adulti e ragazzi restano, così, senza la possibilità di interventi precoci, efficaci e tempestivi. L’iter del PdL dello Psicologo di Base è stata l’occasione per mostrare che di fronte a un problema evidente si può e si deve lavorare trasversalmente alle appartenenze politiche: un’intenzione che abbiamo visto concretizzarsi fino a giovedì scorso quando c’è stato il primo inspiegabile stop della Commissione Bilancio. Da qui in una giravolta di eventi per cui l’iter del PdL è ripreso per approdare poi emendato in Commissione Terza dove ha visto, purtroppo, la sua definitiva interruzione».

Sembra che altre logiche decisionali siano prevalse, comunque distanti dai reali bisogni dei cittadini.

«La salute psicologica - aggiunge la presidente - non ha e non deve avere una bandiera politica, ma è un bene che ci riguarda tutte e tutti e una responsabilità che le Istituzioni devono cominciare ad assumersi. Serve allora chiarezza nei confronti delle cittadine e dei cittadini che hanno creduto che questa proposta fosse il segnale di un cambiamento reale quanto necessario. Con questa brusca frenata la sanità territoriale lombarda resta senza personale e strumenti. Ancora una volta, migliaia di persone con un bisogno vedono negato il loro diritto ad avere risposte pubbliche e gratuite».

Nell'imminenza delle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio l'Ordine degli psicologi della Lombardia (OPL) auspica che il primo provvedimento in discussione dal consiglio regionale possa essere proprio quello sullo Psicologo di base.

«Durante la campagna elettorale - conclude Parolin - organizzeremo alla Casa della Psicologia di Milano tre serate con i tre principali candidati alla presidenza della Regione per capire se e come vorranno impegnarsi per sostenere questo e altri provvedimenti decisivi per il futuro della salute psicologica dei cittadini e delle cittadine in Lombardia».

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