Il principio della truffa architettata era semplice: ottenere documentazioni false per avere la residenza a Vigevano e di conseguenza accedere in modo illecito a una serie di sussidi che spaziano dall'affitto di case, ai buoni spesa fino ad arrivare al reddito di cittadinanza.
Nelle scorse settimane il comune guidato dal sindaco Andrea Ceffa, ha costituito un nucleo speciale coordinato dal vice-commissario della Polizia locale Alberto Lovati con la finalità di avviare controlli mirati sulle richieste di residenza per smascherare eventuali frodi.
Attraverso indagini approfondite infatti è emerso fuori che alcune richieste di residenza erano false. Sono risultate varie richieste di residenza da parte di cittadini di una medesima nazionalità in un unico indirizzo dove fisiologicamente non potevano esserci tutti quegli spazi abitativi disponibili in 60 mq.
In altri casi gli agenti della locale hanno scoperto che c'era un geometra che dichiarava il falso sulle metrature o sull'abitabilità, oppure veniva falsificata la firma di un proprietario di casa facendo risultare che erano conviventi con un affittuario.
Una volta appurate le irregolarità dal comando di via San Giacomo sono scattate le denunce: con circa una decina di casi accertati che coinvolgono cittadini di origine straniera e altri sui quali gli agenti della locale stanno ancora indagando. Nel frattempo i controlli proseguiranno ancora nelle prossime settimane, il sospetto degli inquirenti è che dietro queste truffe ci possa essere un ingente giro di denaro.
