Un cavo verde d'acciaio teso tra due alberi ad altezza d'uomo è apparso nel Bosco del Vignolo, nella frazione Bozzola di Garlasco. L'episodio è stato denunciato nelle scorse sui social.
E' da alcuni anni che quel sentiero è diventato un percorso per mountain-bike permanente ed è segnalato in diversi punti. Il tratto dove è stato teso il cavo, affermano i bikers, è compreso in un tratto delimitato tra due curve e la velocità media raggiunta nel rettilineo non è inferiore ai 25 chilometri orari.
Potrebbe essere stato una bravata o uno scherzo di cattivo gusto ma il colore verde e il materiale di cui è composto il cavo, fanno pensare che l'atto non sia casuale. Infatti non è assolutamente raro trovarne di altri piazzati tra gli alberi della zona. Una pratica censurabile utilizzata per scoraggiare chi intende percorrere quei sentieri in sella a una mountain bike.
Solitamente però in quelle circostanze i cavi vengono piazzati a qualche decina di centimetri da terra. Lo scopo è di danneggiare gli pneumatici e al limite il biker può rischiare di cadere rovinosamente, ma chiaramente nulla di paragonabile a un cavo di acciaio sistemato all'altezza della gola.
La trappola allocata all'interno del Bosco del Vignolo è stata rinvenuta prima che potesse succedere l'irreparabile.
Dopo il tam tam partito dai social, è stata informata anche l'amministrazione comunale di Garlasco che ha avviato gli opportuni controlli. Che si tratti di un'area pubblica o privata è in ogni caso un episodio gravissimo.
Al momento non è stata presentata ancora alcuna denuncia, ma non è escluso che già dalle prossime ore possa essere presentata alle autorità competenti.