Per la Procura di Pavia, almeno 400mila euro di soldi sottratti dal patrimonio delle vittime erano finiti proprio sui suoi conti, attraverso bonifici e depositi in contanti, e una parte utilizzati per aprire un ristorante a Milano.
Per Douglas Di Modica, 42 anni, collaboratore di Sergio Contrini, l’ex assessore ai Servizi sociali del Comune di Pavia condannato in via definitiva a 10 anni e 4 mesi di carcere proprio per lo scandalo delle amministrazioni di sostegno, è arrivata ora la prima sentenza di condanna del giudice civile Francesco Forcina, che ha stabilito un risarcimento di oltre 94mila euro per un invalido di 60 anni che era stato a lungo sotto l’amministrazione di sostegno di Contrini. A ricostruire la vicenda è "La Provincia Pavese".
L’uomo, rappresentato dalle avvocate Cecilia Estrangeros e Barbara Frattini, si era ritrovato con il conto corrente prosciugato e senza mezzi di sostentamento: erano spariti oltre 130mila euro.
Di Modica potrà ancora fare ricorso, ma secondo quanto stabilito dal giudice deve pagare una parte consistente della somma sparita perché destinatario di alcuni bonifici partiti dal conto della vittima. Di questi bonifici e di altre sottrazioni dai conti degli anziani Di Modica, indagato insieme a Contrini, era stato chiamato a rispondere e due anni fa aveva patteggiato la pena di 4 anni e 6 mesi per l’accusa di peculato.
Allo stesso tempo aveva messo a disposizione, per i risarcimenti, due immobili con box a Milano e l’attività del ristorante, che erano stati messi sotto sequestro dalla procura. Proprio per la scelta del rito – il patteggiamento – il giudice non aveva potuto però stabilire risarcimento civili e quindi gli anziani e i fragili danneggiati hanno dovuto rivolgersi al giudice civile. Questa sentenza non è isolata: altri avvocati si sono rivolti al giudice civile per ottenere i risarcimenti. Questo riguarda anche l’imputato principale, cioè Contrini.
“Noi abbiamo fatto causa a entrambi – chiarisce l’avvocata Estrangeros -, quindi il procedimento proseguirà ora per Contrini”. Nei confronti dell’ex assessore ai Servizi sociali è stata disposta la confisca, ai fini dei risarcimenti, della casa di proprietà a Pavia, di alcuni quadri e oggetti di valore.