L’attività investigativa condotta dagli agenti della Squadra Mobile ha avuto origine il 25 aprile scorso quando è stato trovato, all’interno di un’abitazione nel complesso di edilizia popolare in zona Corvetto, il corpo privo di vita di un uomo, disteso a terra nella camera da letto, che presentava numerose coltellate su tutto il corpo.
Quando i poliziotti sono entrati nell’appartamento hanno trovato la cittadina brasiliana di 49 anni che aveva chiamato i soccorsi: la donna ha detto loro che l’uomo, con cui conviveva, era stato aggredito a morte da due cittadini marocchini giunti nell’abitazione per cedere alla vittima una dose di droga. La lite, secondo quanto riferito dalla donna, sarebbe sorta per un pregresso debito di circa 70 euro relativo a precedenti cessioni di stupefacente rimaste irrisolte.
Le successive attività investigative eseguite dai poliziotti della Squadra Mobile, soprattutto attraverso la visione di numerosi filmati, dichiarazioni di persone informate sui fatti, attività di intercettazione e analisi accurata di quanto emerso dal sopralluogo della Polizia Scientifica, hanno consentito di accertare che all’interno dell’abitazione teatro dell’omicidio, quella sera, non era entrato alcun uomo di origini marocchine, bensì un italiano di 36 anni, rivelatosi poi essere legato alla donna brasiliana da una relazione amorosa.
Le indagini, attualmente allo stato delle indagini preliminari, hanno consentito di raccogliere “gravi indizi di colpevolezza” a carico dell’italiano e della brasiliana in merito all’omicidio del 70enne, verosimilmente maturato in un contesto di carattere passionale. La Polizia di Stato ha eseguito il fermo di indiziato di delitto nei confronti dei due, rintracciati in una tenda di fortuna nei giardinetti di via Virgilio Ferrari, alla periferia sud della città, rivelatasi essere l’attuale luogo di dimora della donna.