Ad organizzare la manifestazione, svoltasi ieri mattina, sono state le forze politiche che siedono sui banchi della minoranza in consiglio comunale o comunque si oppongono all’attuale maggioranza di centrodestra (Azione, Cittadini per Pavia, Gruppo Misto – Faldini, Italia Viva, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Pavia a Colori, Più Europa, Sinistra Italiana). Diversi i cartelli esposti per dire no all’omofobia e ad ogni genere di discriminazione, ed esprimere solidarietà ai due ragazzi che hanno denunciato il fatto.
“E’ stato un episodio brutale – ha commentato Michele Lissia, segretario del Pd di Pavia – che però non rappresenta Pavia, una città accogliente, Ma è necessario che dal Comune arrivi una guida per diffondere una vera cultura dell’inclusione. Oggi la famiglia non può essere omologata a quella di 150 anni fa. Vanno difesi i diritti di tutti. Inoltre la giunta dovrebbe attuare politiche per contenere il disagio sociale sempre più diffuso a Pavia: un problema che non può certamente essere affrontato diminuendo da 19 a 14 il numero degli assistenti sociali, come è avvenuto dal 2019 ad oggi. E anche sul fronte della sicurezza, più volte sbandierato dal centrodestra durante la campagna elettorale e in questi quattro anni di amministrazione, sono evidenti le criticità presenti in città”