Il giovane due giorni fa è stato condannato con rito abbreviato a 8 anni di reclusione, dopo che a metà marzo un altro giudice aveva respinto un’istanza di patteggiamento a 5 anni, ritenendo la pena incongrua, perché troppo bassa.
Oggi lo stesso gup che ha emesso la sentenza, Massimo Baraldo, ha accolto l’istanza dei legali del 21enne, gli avvocati Niccolò Vecchioni e Robert Ranieli, di sostituzione della misura cautelare. Richiesta che ha avuto anche il parere favorevole del pm Rosario Ferracane.
Il gup, infatti, nel suo provvedimento prende in considerazione “lo stato di tossicodipendenza” del condannato e chiarisce, però, che sarà necessario il controllo con il braccialetto elettronico data la “inaffidabilità” del giovane.
Come ricostruito nell’indagine della Polizia locale e del pm Ferracane, quella sera il ventenne aveva assunto cannabinoidi, guidava, anche se non aveva conseguito la patente, con una gamba ingessata. Si era poi costituito dopo quattro ore dalla tragedia e nei giorni successivi era arrivata per lui un’ordinanza di custodia cautelare.