Da tempo i centri estivi si sono fatti promotori di momenti di spensieratezza, di serenità e socialità tra i tanti bambini e ragazzi che, ogni estate, vengono ospitati in questi spazi. Per le famiglie, infatti, le strutture offrono un grande supporto e vengono considerate luoghi di aggregazione in cui coltivare amicizie e crearne di nuove, luoghi di unione, divertimento ma anche di formazione.
I centri estivi sono dei progetti educativi e ricreativi che hanno l’obiettivo di aiutare le famiglie a conciliare i tempi di vita e di lavoro durante la chiusura delle scuole. Inoltre, all’interno di questi progetti sussistono delle finalità specifiche come quella educativa, quella sociale, quella occupazionale e quella orientativa. Lo scopo è quello di rendere piacevole e costruttivo il tempo a disposizione con i bambini, fare in modo che questi possano “immergersi” in nuove esperienze e che queste ultime possano farli crescere e maturare quanto possibile anche in ambienti diversi dalla scuola e dalla famiglia. Le esperienze, le conoscenze, le idee e i pensieri sviluppati trovano un appoggio nell’ambito della socialità e dei rapporti interpersonali ma anche negli ambiti della formazione e dell’inclusione.
Il termine inclusione indica lo stato di appartenenza a qualcosa, il sentirsi accolti in un gruppo, ad esempio. L’inclusione sociale rappresenta la condizione in cui tutti gli individui vivono in uno stato di equità e di pari opportunità, indipendentemente dalla presenza di disabilità o povertà.
Oggi più che mai questo termine assume un grande significato e, per tale ragione, si cerca di aprire le porte ad iniziative e progetti che possano aiutare i cittadini nonostante la percezione della fragilità di questi tempi.
Tramite l’articolo 42 del decreto legge n° 48 del 2023, al fine di sostenere le famiglie con figli minori, è stato istituito un fondo di 60 milioni di euro per l’anno 2023 destinato al finanziamento delle iniziative dei Comuni da poter attuare nel periodo 1 giugno- 31 dicembre 2023 (anche in collaborazione con Enti pubblici e privati).
In base al decreto, le iniziative promosse dai Comuni possono essere svolte in Rete al fine di incoraggiare e valorizzare la sinergia tra Enti locali ed Enti del terzo settore, in particolare i soggetti del territorio che rispondano ai requisiti e che operino per la promozione dei minori.
Il Comune di Vigevano è risultato beneficiario di una risorsa pari a 64.173,75 euro con la quale attivare una Rete di collaborazione tra Enti interessati del territorio che intendano aderire al potenziamento dei centri estivi diurni, dei servizi socio-educativi territoriali e dei centri ricreativi destinati ad attività dei minori (anche per attività già realizzate).
La Giunta Comunale, tramite votazione unanime ed espressa in forma palese, ha preso atto della ripartizione del fondo, di cui 25.669,50 euro sono destinati alla copertura parziale delle spese sostenute direttamente dal Comune per l’attivazione dei progetti estivi di potenziamento delle attività educative e ricreative presso le scuole dell’infanzia e presso i nidi comunali.
La restante quota di 38.504,25 euro, invece, l’Amministrazione Comunale intende destinarla alla Rete di collaborazione che si costituirà a seguito delle adesioni dell’avviso pubblico, da suddividere tra gli Enti gestori.
L’obiettivo del progetto è quello di rispondere ai bisogni delle famiglie e di attivare una varietà di offerte educative e ricreative, in base alle diverse esigenze raccolte, ponendo particolare attenzione ai bambini e ai ragazzi con disabilità.
Pertanto, quest’anno, per la prima volta, il Comune di Vigevano ha preso la decisione di farsi carico di questa iniziativa e, sulla base dei criteri sopra menzionati, di distribuire i fondi ai centri estivi, come era già solito avvenire, ma, in particolare, di porre un maggiore riguardo ai centri estivi che abbiano ospitato nel 2023 ragazzi e bambini con disabilità.
Quindi, il Comune di Vigevano ha approvato i criteri di ripartizione della quota di fondo destinata agli Enti Gestori come segue:
1. contributo fisso di € 500,00 assegnato a ciascun Ente aderente alla Rete;
2. la quota rimanente così suddivisa:
2.1 numero medio di iscritti e frequentanti per l’intero periodo di apertura (40%); 2.2 numero di settimane di effettiva apertura del servizio (20%);
2.3 numero di frequentanti con disabilità certificata e con supporto educativo aggiuntivo, non gestito da altra fonte di finanziamento (40%).
Si tratta di una di un’opportunità e di una presa di coscienza considerevoli poiché i centri estivi diurni, così come i servizi socio-educativi territoriali e le strutture dedicate alle attività dei minori, restano un punto di riferimento per molte famiglie.
Entro fine settembre sarà pubblicato l’avviso sul sito del Comune di Vigevano per partecipare alla distribuzione di questo contributo.