L’arte è uno strumento potentissimo capace di plasmare la realtà grazie alla forza dell’immaginazione, così come i sogni. Bastano un foglio di carta e delle matite colorate per viaggiare con la fantasia e dare vita a nuovi mondi e possibilità. Una contaminazione che l’artista Lele Picà conosce bene e che ha voluto portare al IRCCS Policlinico S. Matteo di Pavia nel reparto di oncologia pediatrica all’indomani dell’arrivo dei primi pazienti ucraini allo scoppiare della guerra, grazie al lavoro di evacuazione medica condotto da Fondazione Soleterre.
Un laboratorio artistico nato grazie a Francesca Bigoni, Psicologa di Soleterre, che oggi diventa contest: I Sogni di Noi Artisti, una gara tra 27 disegni, uno per partecipante, colorati dai bambini e che ritraggono la sagoma di un uomo col cappello che tiene in mano un palloncino. L’artista si identifica nel personaggio rappresentato nelle sue opere, un’ombra statica ed immobile capace di divenire portatrice di sogni e turista in lunghi viaggi con un palloncino che entra con prepotenza in qualsiasi scenario, immaginario e non, esattamente come fanno i sogni.
L’arteterapia è utile al superamento del malessere causato da traumi e stati depressivi che possono vivere i bambini nel periodo della malattia grazie ai benefici del processo creativo sullo stato mentale del paziente.
Tra i disegni ora esposti al Day Hospital del San Matteo di Pavia e ufficialmente in gara, verrà premiato il vincitore venerdì 29 settembre da Lele Picà insieme a degli ospiti d’eccezione, amici di Soleterre, gli Autogol.
Per scoprire tutte le opere in gara: I SOGNI DI NOI ARTISTI 👨🎨 (google.com)