Nadia Marmondi, una donna che ha dedicato la sua vita alla missione in Cina. Se ne è andata lo scorso mese di settembre, magari all’insaputa della maggior parte dei magentini. Nata e crescita a Magenta ha studiato e ha fatto la catechista a Magenta. Ha frequentato l’oratorio femminile alle Canossiane. E’ stata missionaria in Cina e a Hong Kong per 32 anni, Importante per lei fu madre Natalina Colleoni che arrivò a Magenta in due occasioni e le fece da guida. “E’ entrata in comunità a 21 anni e dopo tre anni prese i voti. Nel 1987 prese il mandato missionario e partì per Hong Kong.
I suoi primi compiti furono quelli di andare a trovare le carcerate, lavorò con le prostitute e i poveri. Per poi prendere i voti perpetui. In quegli anni molti andavano da lei perché c’era un villaggio con tanti lebbrosi. E così venne creata una comunità al villaggio dei lebbrosi con una consorella. “Ha dedicato tutta la vita alla cura dei lebbrosi – continua Bigogno – era una persona dalla grande fede, amore verso il prossimo e voleva concretamente vivere il Vangelo stando con i più poveri e gli ultimi”. Nadia ha trascorso 30 anni a contatto con i lebbrosi. Una vita che deve far riflettere quella di Nadia. “La sua vocazione la possiamo sintetizzare con la frase: “l’amore di Dio è riconoscerlo e metterlo al servizio dei poveri”. Un’altra sua frase era: “l’amore è il senso che voglio dare alla mia vita”. Vogliamo portare a conoscenza questa grandissima donna di Magenta che ha donato tutta la sua vita, tornando a casa una volta ogni 5 anni. Nel più completo anonimato perché, sappiamo, ben pochi si ricordano di lei a Magenta. Ha lasciato i suoi affetti, ma ha mandato dei messaggi.
Mai avere paura, il primo. Abbiamo bisogno di esempi, soprattutto per i giovani. Nadia è certamente un esempio perché ha vissuto in pieno la propria vita. “Prendiamo esempio da queste persone quando sono in vita – conclude Bigogno – Sento di dover fare una proposta. Sarebbe bello che il Sindaco possa prendere in considerazione la possibilità di dedicare a Nadia Marmondi una via e, nello stesso tempo, che i sacerdoti della ex Somaschi, dedicassero a lei una sala o un luogo di quella parrocchia. Nadia se lo merita, è stata una persona eccezionale”.