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Attualità | 20 novembre 2023, 11:00

Mortara: la strada del riso per una rinascita del “Divin Chicco”

Giovedì 23 novembre, convegno alla Borsa Merci

Mortara: la strada del riso per una rinascita del “Divin Chicco”

Da pochi giorni è on line un nuovo sito tutto dedicato al riso, dono prezioso del nostro territorio (Homepage - Strada del riso dei tre fiumi (risotrefiumi.it)). Un canale interamente dedicato all’esperienza sensoriale e turistica in una provincia, quella di Pavia, prima nella produzione di risone. I bellissimi paesaggi che caratterizzano Ticino, Po e Sesia faranno da “strada” guidata in un percorso che riporta ai sapori ed alle tradizioni di un tempo, ma che prende per mano verso il futuro, con la scoperta delle tecniche di coltivazione e la ricchezza di questo dono della natura anche a tavola. Non mancano le esperienze culinarie con i menù a base di riso, reinterpretati e valorizzati dagli chef locali. Nel sito è possibile visionare le sei categorie degli associati, in un autentico “catalogo” di aziende e istituzioni che guideranno il visitatore in un percorso di grande suggestione.

La storia

Riprendiamo direttamente dal sito dell’Associazione gli scopi dal giorno di costituzione. “La Strada del Riso dei tre fiumi nasce a Mortara e si costituisce in Associazione il 27 marzo 2023, riconosciuta come Strada dei Sapori da Regione Lombardia il 5 aprile. È un progetto volto a valorizzare il territorio a vocazione risicola evidenziandone le potenzialità produttive, imprenditoriali, culturali, turistiche, enogastronomiche e naturalistiche. L’obiettivo è quello di promuovere l’individuazione di percorsi che attraversano i vari territori e permettono al visitatore, viaggiatore, vacanziere, escursionista, di apprezzare e godere dell’ampia offerta turistica, culturale, ambientale peculiari del contesto locale. Oltre al riso, prodotto principe dei nostri luoghi, si è dato risalto a tutta quella ricca gamma di eccellenze locali che esaltano la laboriosità, la potenzialità e il saper fare e il presenziare del territorio. La Strada del Riso dei Tre Fiumi si rivolge a un target costituito da un cliente desideroso di riappropriarsi dei cinque sensi attraverso esperienze dirette. Un cliente attento al turismo esperienziale, sostenibile, di prossimità che dalle province confinanti ama scoprire le realtà locali attraverso percorsi circo escursionistici, culturali ed enogastronomici”. 

A Mortara il Convegno “Il Riso oltre i confini – Le strade in strada”

La Borsa Merci della cittadina lomellina sarà teatro del convegno che chiuderà la stagione e che vedrà riunita la comunità del riso in un momento di riflessione e di unione tra le quattro associazioni che danno vita alle  altrettante“strade del riso” tra Piemonte, Lombardia e Veneto (oggi il riso è coltivato in ben 9 regioni italiane, Sardegna e Sicilia comprese) Ricco il programma che prevede la presenza dell’Ente Nazionale Risi insieme alla Camera di Commercio, di esperti e ricercatori del settore, un momento musicale, gli assaggi a cura di A. Castellani, Vicepresidente dell’Associazione ed una visita guidata, nel pomeriggio, al centro storico di Mortara a cura di Vigevano Promotions.

 

 

Le parole di Cristiana Sartori

A Cristiana, Presidente dell’Associazione Strada del Riso, - alla quale è stato recentemente assegnato il “Premio Europeo Imprese Femminili #Madeinwomanmadeinitaly” che le verrà consegnato il 25 novembre prossimo presso l’Università di Pavia – abbiamo chiesto le prime impressioni sulle attività svolte quest’anno e le prossime iniziative.

Cristiana, ci voleva un’Associazione come la vostra che finalmente valorizzasse con grande tenacia l’immagine del nostro riso!

S. Lo chiamiamo il nostro ”ORO BIANCO”, il prodotto agricolo che caratterizza e valorizza l’area di pianura di tutta la provincia di Pavia e che ben si sposa con i vini del territorio pavese di collina che io chiamo “Oltrepò Shire”.

 Il percorso eno-gastronomico in forma organizzata è un’intuizione che potrà rilanciare l’immagine del territorio di Lomellina e Pavese a vocazione risicola. Questo è “fare rete” uscendo da personalismi e dall’autoreferenzialità, soprattutto in un mondo globalizzato che appiattisce le differenze e la qualità dei nostri prodotti, di cui il riso è un’eccellenza.

S. Sono visionaria e ne vado orgogliosa, prendendo in prestito le parole di Steve Jobs: “solo chi è così folle da voler cambiare il mondo, lo cambierà veramente” e tutti noi soci vogliamo questo cambiamento epocale, vogliamo che l’intera provincia di Pavia possa risorgere dalle ceneri, ci sentiamo portatori di un cambiamento di pensiero che parte da valori profondi di condivisione, che esce dall’individualismo per entrare nel “NOI”, per sentirsi parte di una comunità intera.

Non esiste concorrenza tra noi produttori in quanto ogni campo dona al riso i suoi sentori rendendo riconoscibile ai più attenti il suo “terroir” e, copiando la terminologia vinicola si parlerà sempre più di CRU, certamente c’è dietro un grande lavoro, quello dei grandi prodotti di eccellenza, come il nostro “oro bianco” si merita.

Anche i cambiamenti climatici stanno costringendo gli operatori agricoli ad un cambio di approccio nella produzione e conservazione delle specie ma anche di sinergia fra i vari territori per la gestione del bene essenziale per la crescita del riso ovvero l’acqua.

S. Sai che il riso non è una pianta acquatica ma terrestre? L’acqua ha la funzione di volano termico e come spesso racconto è la “copertina di Linus” per la pianta del riso. Certo che la siccità del 2022 ha provocato soprattutto in Lomellina danni notevoli fino al 100%.

Impariamo anche qui a copiare dalla Natura che nell’abbondanza attua la competizione mentre vanta il “mutuo soccorso” nei momenti critici di carestia. Ecco che la nostra Associazione nasce proprio dopo un annus horribilis, come strumento di reazione per condividere e trovare nuove soluzioni.

Nella sua attività di imprenditrice – lo ricordiamo, è titolare dell’azienda agricola “DICRISTIANA”, si occupa della produzione di Carnaroli ma anche di gastronomia avendo creato una rete d’impresa, tutta femminile “Tra le terre-custodi di emozioni”. Possiamo ben immaginare che la sensibilità femminile sappia dare un ulteriore tocco di “emozioni” ai piatti che realizzate.

S. La voglia di custodire il territorio non è slegata dalla custodia delle tradizioni anche enogastronomiche del nostro territorio pavese dove non manca nulla ed il connubio speciale resta proprio il riso con il vino; e poi … il cibo non è forse una delle emozioni della vita che ci fanno stare bene? I ristoranti soci della Strada del Riso dei Tre Fiumi si impegnano ad utilizzare il riso delle aziende socie e ad avere in carta un menu dedicato.

L’entusiasmo per questo nuovo percorso nel mondo dei sensi e del riso è solo iniziato, tra tradizione e innovazione, soprattutto nelle idee, per rilanciare il “divin chicco” anche fuori dalla Lomellina, verso inesplorati mondi oltre i tradizionali percorsi turistici. In tal senso l’evento di Mortara appare un’occasione da non perdere per “gustare” nuove emozioni e vivere la passione di questi imprenditori illuminati.

Giuseppe De Carli

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