Daniel Zaccaro è cresciuto tra le case popolari di Quarto Oggiaro, quartiere “difficile” della periferia milanese. Un’infanzia segnata dalle violenze domestiche, poi le sospensioni dalla scuola, gli atti di bullismo, fino alle rapine e la reclusione nel carcere minorile. Qui inizia un cammino di recupero che lo porterà a riprendere gli studi, a diplomarsi e a laurearsi. Oggi lavora come educatore.
A raccontare la sua storia alle prime classi nell’auditorium della scuola media Robecchi, domani (mercoledì), dalle 11,30 alle 13,30, ci sarà lo scrittore Andrea Franzoso, che proprio su Daniel ha scritto “Ero un bullo”, romanzo edito da De Agostini nel febbraio dello scorso anno, rivolto soprattutto ai ragazzi delle scuole medie.
La storia vera dell’ex bullo di Quarto Oggiaro affronta temi di ampia portata: in primo luogo le conseguenze dell’assenza di figure genitoriali ed educative credibili, insieme alla povertà di modelli culturali ossessionati dai beni di consumo. Sul versante opposto, dalla storia emergono il potere trasformante della gratuità, espressa dal cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano, don Claudio, e da un’insegnante volontaria in servizio al carcere di San Vittore, sempre a Milano, e il valore dell’istruzione per ridare alle persone le parole e gli strumenti per comunicare, capire e capirsi. Daniel, giudicato a suo tempo un ragazzo irrecuperabile, dimostra che il cambiamento è possibile, anche per i “ragazzi cattivi”, se portiamo l’attenzione alle condizioni educative della vita dei nostri giovani.
I ragazzi delle prime classi della Robecchi hanno letto il libro in questa prima fase dell’anno scolastico e, per la speciale occasione, rivolgeranno alcune domande all’autore. Un’opportunità per affrontare le tematiche dell’educazione civica attraverso una vicenda vera e uno scrittore che parlerà direttamente ai ragazzi della sua straordinaria esperienza con Daniel.