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Cultura-Eventi | 18 dicembre 2023, 21:45

Vigevano: la mostra personale di Antonino Trapella resterà aperta fino al 14 gennaio 2024

Pinacoteca Civica – Sala 10 - Castello Sforzesco, Vigevano orari della mostra: dal martedì al venerdì dalle 14 alle 17,30 sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00

Vigevano: la mostra personale di Antonino Trapella resterà aperta fino al 14 gennaio 2024

Dopo una lunga ed attenta visita alla mostra la storica e critica d’arte Floriana Spalla si è così espressa: “Una esposizione di innumerevoli opere viene dedicata dalla Pinacoteca Comunale di Vigevano ad Antonino Trapella, per suoi 90 anni, ultimo pittore vivente della generazione che negli anni settanta del novecento diede vita al gruppo vigevanese “Il Sagittario".

Inserito subito nel fervente contesto del gruppo, cui già faceva da riferimento Carlo Zanoletti (1898-1981), Antonino Trapella intraprese con determinazione la sua forte inclinazione alla pittura, proponendosi con opere di gentile e nuova interpretazione locale, con vedute del Po, scorci vigevanesi e raramente piccole figure, opere che vennero subito accolte nel contesto del gruppo che volgeva lo sguardo ad "aperture" oltre i confini del territorio dì Vigevano, soprattutto a Venezia, Milano ed a Parigi.

Tra le varie tendenze pittoriche, espresse da Giuseppe Franzoso capogruppo), Fulvio Belmontesi, Italo ed Armando Peretta, Pietro Maccaferri, Vittorio Ramella, Alfredo Valli, Purea, la pittura di Antonino Trapella spiccava per la sua genuina evocazione poetica, dettata da immagini di largo respiro e di formato contenuto. A questo gruppo di pittori mi è capitato di scrivere presentazioni e di assistere all'interessante svolgersi delle attività espositive proprio negli anni in cui rimasi cittadina vigevanese ed insegnante di liceo, mentre Bruno Gondola aprì al gruppo le opportunità di incontri con l'ambiente della Accademia di Brera e delle Gallerie d' arte milanesi.

Antonino Trapella viveva in quegli anni momenti di transizione, espressi nei ritratti dei familiari ed in molte visioni di marine, a ricordo di quel paesaggio chioggiano e del litorale adriatico che assume la chiara colorazione di una memoria presente e sognata e che si integra con il paesaggio del fiume Ticino.

Nelle opere di Antonino Trapella, pur attinenti al novecento, si percepisce la astrazione del tempo, propria del vero artista, poiché tutto è preciso, dettagliato e reso con un soave colore in sottotono, dal cielo al maree, dai canali d'acqua alle case basse e lontane, dalle strade ampie con le poche persone ai dettagli dei porticati, dei colonnati, delle finestre e a volte anche dei monumenti. Si può dire che il "Chiarismo" sia rimasto come filone pittorico coerente di tutta la sua produzione artistica e che la visione prospettica frontale più ampia del normale abbia portato ad una capacità di abbraccio del paesaggio dilatato, di dimensione metafisica.

La attuale esposizione riassume il complesso delle sue opere, dei suoi temi, delle sue varie fasi di produzione, che dalle visioni di Venezia e del mare sempre più si avvicinano alla realtà vigevanese, con scorci particolari della famosa piazza circondata da portici, del Castello di Vigevano, ma anche delle quiete radure del fiume e delle cascine della campagna.

Si tratta quindi di una pittura storica, oggettiva, obiettiva, che propone visioni del suo tempo già inserite nel corso della produzione del novecento. Questo valore, è stato colto, penso, dalla Pinacoteca di Vígevano, non solo per omaggio al pittore locale, ma soprattutto, credo, per la forte rappresentatività che Trapella porta nel contesto della produzione pittorica/storica, vigevanese. Dove peraltro sarebbe d'auspicio la presenza delle opere di tutto il gruppo del "Sagittario”. 

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