Il concerto di Angelo Branduardi e una due giorni medioevale sono gli appuntamenti primaverili delle celebrazioni legati agli 800 anni dell'Antico Ospedale. L'appuntamento è il 20 e 21 aprile. Due giorni in cui la città medievale, dislocata nell’area della Basilica di Sant’Andrea, sarà animata da 300 figuranti: in via Galileo Ferraris, sul sagrato e sul prato intorno alla Basilica avranno troveranno posto i mestieri medievali, il mercato e le attività per bambini, il chiostro ospiterà i musici, mentre il portico del Salone Dugentesco si trasformerà in un ricovero “ospizio” per pellegrini.
Evento nell'evento è il concerto gratuito di Angelo Branduardi che, sabato alle 21, davanti alla basilica di Sant'Andrea porterà in scena “Confessioni di un malandrino" proponendo, in duo con Fabio Valdemarin, un viaggio attraverso il suo repertorio più noto e i pezzi più sofisticati e rari.
«A rendere indimenticabile la serata in compagnia delle canzoni che hanno accompagnato tanta parte della nostra vita sarà un’illuminazione particolare e suggestiva», ha spiegato il sindaco, Andrea Corsaro, presentando il week end di eventi insieme alla manager Asl, Eva Colombo, a Fabio Boasi di Reverse Agency (che organizza il concerto), ad Augusto Ferraris, che cura con la sua società la parte di rievocazione medioevale e ad Aldo Casalini della Fondazione Crv che sostiene gli appuntamenti.
La cerimonia d’apertura della ricostruzione storica si terrà sabato 20 aprile alle 17 in piazza Cavour: da qui partirà un corteo con cavalieri, dame, banditori e musici che condurrà il pubblico fino al sagrato della Basilica; in parco Kennedy avranno sede gli accampamenti con le scuderie, che ospiteranno cavalli e rapaci, e si potranno ammirare gli accampamenti militari e le macchine d'assedio, tra cui le suggestive catapulte e il trabucco.
Domenica 21 aprile alle 10 sarà celebrata la messa nella Basilica Sant'Andrea, con l'esecuzione di canti gregoriani, mentre nel pomeriggio, avrà luogo la simulazione di battaglia in parco Kennedy e si terrà lo spettacolo di chiusura con mangiafuoco e danzatori. A corredo della due giorni stand gastronomici, laboratori, visite a luoghi della città solidamente chiusi al pubblico.
«La storia di Vercelli è intrecciata con quella del suo ospedale - ha ricordato Corsaro -: gli 800 anni del Sant'Andrea sono 800 anni di storia della città, degli amministratori che hanno retto l'ospedale, dei benefattori che lo hanno fatto crescere, dei medici, dei pazienti e prima ancora, andando alle origini, dei pellegrini che qui si fermano lungo la strada per Roma per essere assistiti e rifocillati».