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Associazioni | 13 giugno 2024, 16:29

Più donatori per raggiungere l’autosufficienza: l’appello di Avis Regionale Lombardia

Il presidente Oscar Bianchi: “Raggiungere l’autosufficienza significa poter contare sulla responsabilità sociale dei donatori, riducendo la dipendenza dal mercato e contribuendo alla risposta del sistema sanitario nazionale alle necessità di cura”

Più donatori per raggiungere l’autosufficienza: l’appello di Avis Regionale Lombardia

Alla vigilia della Giornata mondiale del Donatore, ricorrenza che si celebra in tutto il mondo il 14 giugno e che quest’anno è giunta al suo 20° anniversario, Avis Regionale Lombardia e Regione Lombardia uniscono le forze per perseguire l’obiettivo di garantire l’autosufficienza di sangue e plasma sul territorio, sensibilizzando sempre di più la popolazione e ampliando la base di donatori volontari. Questo il fine condiviso ed emerso dalla conferenza stampa tenutasi questa mattina a Palazzo Lombardia alla presenza dell’Assessore al Welfare Guido Bertolaso, del presidente di Avis Regionale Lombardia Oscar Bianchi e di numerosi rappresentanti dell’associazione.

Ha sottolineato Oscar Bianchi, presidente di Avis Regionale Lombardia“L’autosufficienza di sangue e plasma non è solo un obiettivo operativo, rappresenta anche un traguardo di grande valore sociale e sanitario: significa poter contare sulla responsabilità sociale di tutti i cittadini che gratuitamente operano con civicità, riducendo la dipendenza dal mercato e contribuendo all’adeguata risposta del sistema sanitario nazionale alla necessità di cura. In questo periodo, l’attenzione dei donatori Avis, attuali e potenziali, è verso l’incremento delle donazioni di plasma, proprio per evitare di ricorrere all’acquisto sul mercato, anche estero, di prodotti plasma derivati rivenienti da plasma “dato a pagamento” e non donato. Oggi solamente il 5% della popolazione attiva dona, da qui dobbiamo constatare che abbiamo ancora il 95% della stessa da sensibilizzare e coinvolgere. Come lo stiamo facendo? Sensibilizzando i cittadini sull’importanza della donazione, sull’utilità e finalità della stessa, come anche fornendo informazioni su quanti e quali sono i prodotti plasma derivati e i relativi utilizzi. Spesso si da per scontata l’autosufficienza che, in realtà, dev’essere conquistata e alimentata tutti i giorni, non perdendo mai di vista i bisogni dei malati che si affidano ai donatori!”

I dati del Bilancio Sociale 2023 di Avis Regionale Lombardia segnano un aumento del 10,39% di nuovi iscritti rispetto al 2022 (23.827 nel 2023 contro 21.584 nel 2022) e un incremento del numero totale dei donatori (261.811). Tuttavia, l’andamento delle donazioni è rimasto stabile (463.822, suddivise in 382.546 sacche di sangue intero, 76.237 di aferesi e 5.039 di altre donazioni). Per questo, l’obiettivo principale di Avis Regionale Lombardia è quello di aumentarle.

A ribadire l’importanza del gesto della donazione anche Federico Brembati, giovane donatore e volontario Avis che ha lanciato un forte messaggio di sensibilizzazione. “Donare è un gesto tanto semplice, quanto importante. E diventare volontario lo è altrettanto! Molto spesso i giovani non si approcciano ad Avis per mancanza di tempo, ma basta davvero poco per fare la differenza. Con solo una piccola parte del loro tempo, possono contribuire a salvare vite e a sostenere la comunità. Penso che sia un'opportunità per crescere, conoscere nuove persone e sentirsi parte di qualcosa di grande e significativo”.

Ha concluso infine l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso“L’importanza della donazione di sangue purtroppo spesso viene capita solo nel momento in cui si viene coinvolti in una problematica che richiede trasfusioni: un incidente di macchina, una patologia o anche un parto complicato. Sono moltissime in realtà le occasioni in cui in ospedale si può salvare una vita solo se c’è a disposizione il quantitativo di sangue necessario per poter intervenire, basti pensare al caso del poliziotto Christian Di Martino, servitore dello Stato che fu accoltellato in una stazione di Milano, che sarebbe sicuramente morto se non avesse ricevuto più di 100 sacche di sangue, plasma ed emoderivati durante l'intervento chirurgico effettuato all'ospedale di Niguarda. Purtroppo, anche se siamo molto vicini ad arrivarci, non abbiamo ancora la completa autosufficienza di sangue e plasma e su questo dobbiamo lavorare insieme ad AVIS e alle realtà che si occupano di donazione sul territorio. Serve la collaborazione e la disponibilità di tutti. Per questo credo sia importante trovare dei testimoni illustri che possano aiutarci a fare pubblicità nell’ambito della salute e della prevenzione”. 

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