Per l’insegnante la gup Angela Minerva ha stabilito anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e la misura di sicurezza del divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati da minori e dell’obbligo di comunicare i suoi spostamenti e la sua residenza per due anni.
La pm Rosaria Stagnaro aveva chiesto una pena di 9 anni per il 35enne, i cui abusi erano stati documentati grazie alle videocamere installate dal Nucleo tutela donne e minori della polizia locale di Milano, con la collaborazione delle altre maestre e dei Servizi educativi del Comune.
Il risarcimento del danno sarà stabilito in sede civile, ma il giudice ha stabilito una provvisionale di 10mila euro per ciascuno dei genitori dei quattro bambini abusati.
“La cosa importante” è che la sentenza riconosca “l’assoluta intangibilità del corpo delle bambine e dei bambini, ancor più in luoghi in cui sono affidati alle cure di terze persone”, commenta con soddisfazione l’avvocato Ilaria Boiano, legale che rappresenta le famiglie delle vittime insieme alle colleghe Maria Teresa Manente, Rossella Benedetti e Virginia Dascanio.