L’equipe dell’urologia dell’IRCCS Policlinico San Matteo, nell’ultimo triennio, ha raggiunto un traguardo importante: 500 interventi di chirurgia robotica urologica.
Dal 2014 ad oggi, in tutto, sono stati 850 gli interventi chirurgici realizzati con l’ausilio del robot; la sferzata nell’ultimo triennio con il team guidato da Richard Naspro, dal 2021 alla direzione della SC Urologia, e con una piattaforma più moderna che, dall’agosto 2022, ha sostituito il vecchio modello del robot.
“L’urologia è una chirurgia specialistica che ha avuto un ruolo determinante nello sviluppo della robotica – dichiara il dottor Naspro - la piattaforma più avanzata per la chirurgia mini-invasiva disponibile oggi, nonché l’evoluzione della laparoscopia tradizionale”.
L’utilizzo di questa tecnologia comporta molteplici vantaggi per i pazienti sia dal punto di vista funzionale, sia per il decorso post-operatorio nonché per il recupero delle funzioni fisiologiche.
“La maggior parte degli interventi di chirurgia robotica urologica che eseguiamo qui in Policlinico è di natura oncologica, ci attestiamo attorno al 90 per cento delle operazioni – spiega il direttore dell’urologia -. In particolare, viene utilizzata anche per patologie prostatiche, renali, surrenaliche, retroperitoneali e per patologia vescicale selezionata”.
“Il robot è un ausilio preziosissimo in ambito chirurgico ma non scordiamoci che a guidare i bracci meccanici sui quali vengono montati gli strumenti necessari per eseguire l’intervento e a determinarne i suoi movimenti e comportamenti, è sempre e comunque il chirurgo –sottolinea Richard Naspro –. Se in questi tre anni abbiamo raggiunto un risultato così significativo lo dobbiamo alla direzione, che ci ha permesso di incrementare le sedute chirurgiche e supportato il progetto, al team di urologi, anestesisti, infermieri, il personale amministrativo e, non per ultimo, tutto il personale del blocco operatorio che ha lavorato con grande dedizione e professionalità”.