E' stata la difesa di Alberto Stasi - rappresentata nell'aula di Pavia solo dall'avvocata Giada Bocellari - a fare il nome di Stefania e Paola Cappa, le cugine di Chiara Poggi, nelle nuove indagini sull'omicidio di Garlasco per cui è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere l'allora fidanzato Alberto Stasi. Nomi condivisi dalle altre parti e dalla giudice delle indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli che ha definito i sette quesiti su cui verterà l'incidente probatorio al via il 17 giugno nei laboratori di Milano della Polizia scientifica.
La nuova inchiesta che vede indagato per omicidio in concorso Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, ripartirà da esami scientifici precisi: la comparazione del materiale genetico trovato sulle unghie della vittima (due cromosomi Y parziali) con i profili maschili degli uomini che frequentavo casa Poggi o di chi è entrato nella villetta (carabinieri e soccorritori) subito dopo il delitto del 13 agosto 2007. Oltre a tre amici di Marco Poggi, fratello della vittima, ritorna alla ribalta anche Marco Panzarasa, amico di Stasi, su cui le luci delle telecamere puntarono quasi 18 anni fa. Nessuno dei nuovi nomi - Panzarasa è stato additato dagli avvocati della famiglia Poggi - indicati nell'incidente probatorio risultano indagati.
Le due sorelle Cappa - che già nel 2007 hanno fornito spontaneamente il loro Dna per cercare l'assassino della ventiseienne - dovranno essere sottoposte solo ad accertamenti dattiloscopici, ossia le loro impronte digitali verranno comparate con possibili tracce che verranno estrapolate da alcuni reperti mai analizzati, come la confezione vuota di fruttolo trovato nella cucina della villetta. Si tratta di oggetti - come una confezione di biscotti e un brick del tè - decontestualizzati dalla scena del delitto. L'indagine non riguarderà i cartoni delle due pizze mangiate la sera prima dalla coppia di fidanzati e su cui ci sono le uniche tre impronte senza nome delle 60 tracce trovate e identificate nella villetta di Garlasco.
(Afe/Adnkronos)
SU