Anche le impronte delle gemelle Cappa, Stefania e Cappa, così come Marco Panzarasa amico di Alberto Stasi, tre amici di Marco Poggi, tre carabinieri e i soccorritori che sono entrati nella villetta di via Pascoli a Garlasco dove Chiara Poggi è stato uccisa il 13 agosto 2013 entrano nella nuova inchiesta sul delitto che vede indagato Andrea Sempio. I nuovi protagonisti - come chiesto dalla gip di Pavia - forniranno la loro traccia biologica in modo spontaneo, nessuno è indagato.
La decisione della gip di Pavia Daniela Garlaschelli arriva al termine della discussione tra le parti e accoglie la richiesta di ‘allargare’ quanto più possibile la ricerca per evitare - tra qualche anno - di ritrovarsi ad analizzare ancora tracce e reperti del delitto di quasi 18 anni fa. L’elenco delle persone che saranno invitate a fornire il proprio Dna sono Marco Panzarasa, l’amico con cui Alberto Stasi - condannato a 16 anni di carcere per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi - trascorre nel luglio 2007 una vacanza in Inghilterra e che (da alcune foto) tocca il computer di Stasi usato anche dalla vittima; tre amici di Marco Poggi (fratello della vittima) tra cui Mattia Capra e Roberto Freddi (non indagati) di recenti perquisiti nell’inchiesta su Sempio, tre carabinieri e un paio di soccorritori intervenuti subito dopo il delitto del 13 agosto 2007. La ricerca sul Dna riguarda solo i maschi dato che sulle unghie della vittima ci sono due tracce parziali della linea paterna (cromosoma Y) che verranno comparate con quelle consegnate dai nuovi protagonisti (non indagati) in modo volontario o coatto se si oppongono. Le cugine Cappa, le gemelle Stefania e Paola che già hanno messo a disposizione il Dna nelle prima indagine che ha portato alla condanna di Stasi, verranno invece sottoposte all’analisi delle impronte, traccia che potrebbe essere recuperata da alcuni reperti (fruttolo, pacco di biscotti, bottiglietta del tè) mai analizzati dopo il delitto.
(Afe/Adnkronos)