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Sport | 15 giugno 2025, 18:43

Triplete Ferrari, dominio del Cavallino alla 24 ore di Le Mans

La “giallona” del team AF Corse vince la storica gara sul Circuit de la Sarthe, grazie ad uno straordinario Robert Kubica che si prende la sua rivincita contro la sfortuna

Foto: Ferrari Hypercar Official X Account

Foto: Ferrari Hypercar Official X Account

Ancora Ferrari, per il terzo anno consecutivo. L’equipaggio Kubica-Hanson-Ye vince la 93esima edizione della 24 ore di Le Mans con la Ferrari 499P numero 83, la mitica “giallona” del team privato AF Corse fondato da Amato Ferrari. Terza vittoria di fila per Maranello, con 3 vetture diverse. Due anni fa, nell’edizione del centenario, era stato l’equipaggio #51 del team ufficiale con Pier Guidi, Giovinazzi e Calado a portare a casa la prestigiosa vittoria. L’anno scorso era toccato al #50 con Fuoco, Molina, Nielsen. In questa edizione la Hypercar Ferrari 499P vince con l’equipaggio “privato”, dopo una sfida infinita con la vettura numero 51 del team ufficiale e l’incredibile Porsche #6 che si è dimostrata velocissima soprattutto nelle mani del francese Kèvin Estre. Se la Porsche ha insidiato Ferrari soprattutto grazie ad una buona strategia e a una “sessione notturna” dal ritmo indiavolato, la vettura 51 ha ingaggiato il team capitanato da Kubica per larghissima parte della gara salvo buttare via le occasioni di vittoria con un errore di Pier Guidi a 4 ore dal termine della corsa, proprio mentre stava rientrando ai box per un pistop “full service”.

La vittoria della 499P certifica il predominio di Ferrari in questo Mondiale WEC 2025, con la quarta vittoria in quattro gare sin qua disputate (Qatar, Imola, Spa, Le Mans). Risultato che rispecchia e che fa risplendere la bontà del progetto guidato da Antonello Coletta, manager romano che ha portato la Ferrari in 3 anni a dominare sia la gara più famosa del mondo sia il mondiale endurance. Splendore che fa impallidire, per usare un eufemismo, i risultati (scarsissimi) dei cugini della gestione sportiva F1. 

Ma a brillare più di tutti è la storia di Robert Kubica, vincitore e assoluto protagonista di questa edizione. Una storia straordinaria la sua, di quelle che piacciono, ispirano ed emozionano tanto. Promessa straordinaria della F1, rischia tantissimo in un famoso incidente al GP del Canada del 2007. Passato in Renault, continuava ad essere considerato da molti come un possibile campione del mondo e ad essere apprezzato dai fan. Ma un incidente terribile durante una manifestazione rallistica nel 2011 ha cambiato la sua vita. Moltissimi gli interventi chirurgici per salvare braccio, mano e gamba martoriate. La tenacia che lo caratterizza gli ha permesso prima di rientrare brevemente in F1 (nel 2019) e poi di iniziare un incredibile scalata al vertice nella gare endurance: titolo nelle European Le Mans Series nel 2021, vittoria sfiorata con le LMP2 alla Le Mans del ‘21 (guasto all’ultimo giro), due secondi posti sempre a Le Mans nel ’22 e ’23.

Dopo la sfortunata gara del 2024, in cui si è ritirato con la “giallona” #83, finalmente è giunto il momento per Robert Kubica. Oggi, 15 giugno 2025, sul Circuit de la Sarthe si è fatta la storia.

E si è fatta la storia anche perché la 24 ore di Le Mans la vince per la terza volta di fila una Ferrari e... con un team privato. Dopo una battaglia epica, coronando una storia epica che è anche quella di Amato Ferrari (fondatore di AF Corse). Il lavoro duro paga sempre. Magari non subito, ma sempre. 

E c’è ancora chi scrive che le gare endurance fanno dormire, non emozionano, non sono belle. Ma, del resto, sono le stesse persone che scrivono e parlano di F1 (e di Ferrari, negli ultimi giorni) in modo “esagerato”, eccessivo, inutilmente sensazionalistico. Che sia il caso di ricredersi, per molte persone e su tanti fronti? 

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