“Ci vuole senso di responsabilità prima di rovinare la vita delle persone. Non c’è nessuna prova della corruzione”.
L’avvocato Domenico Aiello, difensore dell’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti indagato per corruzione in atti giudiziari nel caso Garlasco, è intervenuto così davanti ai giudici del Riesame di Brescia a cui ha chiesto l’annullamento del decreto di sequestro dello scorso 26 settembre e la restituzione del cellulare, di tre vecchi computer e due hard disk sequestrati nella perquisizione. Il legale ha anche presentato “voluminose memorie” per sostenere l’inesistenza della corruzione che gli inquirenti quantificano tra i 20-30mila euro per favorire, nel 2017, l’archiviazione di Sempio, oggi nuovamente indagato per l’omicidio in concorso di Chiara Poggi.
Per la procura, rappresentata dalla pm Claudia Moregona, invece, ci sono “sufficienti indizi” per indagare Venditti e per procedere con la perquisizione. Tesi che non trova d’accordo l’avvocato che ribadisce la necessità “di indicare nel decreto almeno il corruttore e anche l’ora e il luogo della corruzione”. I giudici del Riesame si sono riservati: la decisione è attesa entro sabato 18 ottobre.
(Afe/Adnkronos)