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Cronaca | 07 novembre 2025, 12:58

Milano e Pavia, maglia nera per la sicurezza in Lombardia

Dai dati del Viminale: Milano è la più colpita d’Italia, Pavia seconda in regione per furti e vandalismi. In provincia quasi 400 i minorenni coinvolti

Milano e Pavia, maglia nera per la sicurezza in Lombardia

Furti in casa, atti vandalici e scippi per strada: la provincia di Pavia continua a essere un territorio sotto pressione sul fronte della sicurezza. Secondo i dati del Viminale, anticipati da un’indagine del Sole 24 Ore, nel 2024 sono state presentate 22.007 denunce di reato, pari a 4.059 ogni 100mila abitanti. Pavia si conferma così seconda in Lombardia per indice di criminalità, subito dopo Milano, che resta al vertice sia regionale che nazionale.

A livello italiano, Pavia occupa il 21° posto su 106 province (era 19ª nel 2023 e 22ª nel 2022). Il peso maggiore lo esercitano i reati di microcriminalità, come furti e danneggiamenti, che incidono in modo diretto sulla percezione di insicurezza dei cittadini.

La provincia di Pavia si distingue in negativo anche per gli atti vandalici, con 3.596 denunce nel 2024 (663 ogni 100mila abitanti), un dato che la colloca al 7° posto in Italia. Si tratta di danneggiamenti a beni pubblici e privati – auto in sosta, vetrine, serrande, arredi urbani – in costante aumento negli ultimi anni.

Il vero tallone d’Achille restano i furti, che rappresentano il 44% delle denunce totali, in crescita del 3% su base annua. Con 9.830 casi registrati, Pavia è 18ª in Italia per numero di furti. Nel dettaglio, i furti in abitazione sono stati 1.920, i furti d’auto 490, mentre i borseggi (o “furti con destrezza”) hanno raggiunto quota 1.167.

Sul fronte dei reati contro la persona, nel 2024 si contano 683 denunce per lesioni dolose (32° posto in Italia) e 180 rapine (35° posto). Di queste, 90 sono avvenute in strada, 25 in abitazione e una in un ufficio postale. I minorenni segnalati per reati sono stati 396, pari al 5,5% del totale. Si tratta spesso di episodi di microcriminalità predatoria, come rapine o furti con destrezza.

Sono state 2.203 le denunce per truffe e frodi informatiche (406 ogni 100mila abitanti), mentre i casi di estorsione sono stati 72 e solo una denuncia per usura. Rari, ma gravi, i casi di sfruttamento della prostituzione o pornografia minorile, con 5 denunce nel 2024.

Milano si conferma capitale dei reati in Italia, con 225.786 denunce (6.952 ogni 100mila abitanti). La città svetta anche per furti (120.542), rapine (4.469) e borseggi (25.667), mentre le denunce per danneggiamenti superano le 32mila. Un primato che, spiegano gli esperti, è legato anche alla densità di popolazione e al continuo flusso di turisti, pendolari e studenti, che moltiplicano le “opportunità criminali”.

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