Quella contro Iseo era una partita molto attesa, vuoi perché a Vigevano brucia ancora la finale promozione persa due anni fa, vuoi perché gli occhi di molti sono puntati sulla squadra bresciana come possibile avversario ai play-off, per quanto ha fatto vedere fin qui il campionato. Iseo arrivava al Basletta come quinta in classifica, ma con un organico che non ha nulla da invidiare a chi le sta davanti. L’incontro con Vigevano è stato di quelli da ricordare.
Gli ospiti partono forte, e vanno sul 4-0 con un canestro di Furlanis e una schiacciata di Tedoldi, che va a esultare sotto allo spicchio riservato ai suoi tifosi. Un gesto che però, di fatto, mette in ritmo sia il pubblico di casa, che comincia a farsi sentire, che gli avversari, che rispondono subito con una tripla di Boffini e un canestro di Pilotti. Vigevano comunque patisce per tutto il primo quarto delle brutte percentuali dall’arco, così come era stato nel secondo tempo di Lumezzane. Dall’altra parte, invece, Iseo trova dei gran canestri, con Baroni e Furlanis a ergersi come iniziali protagonisti, insieme a Leone che comincia ad accumulare falli subiti e conseguenti gite in lunetta. La prima frazione finisce 16-20, con Iseo che era riuscita anche ad allungare sul +8.
Nel secondo quarto si assistono ai dieci minuti più intensi visti quest’anno al PalaBasletta. Iseo lo inizia come meglio non potrebbe, con Furlanis, Arici e Veronesi (contropiede da palla persa di Grugnetti) che la proiettano sul +9. Piazza chiama time out, i problemi sono tanti: l’attacco non gira ottimamente, Iseo riesce a prendere rimbalzi anche in attacco e in casa vigevanese cominciano i problemi di falli. Pavone, Grugnetti e Benzoni devono andare anticipatamente al riposo in panchina, mentre Leone capitalizza continuando a mettere liberi (alla fine sarà per lui 9/12 dalla lunetta). Dopo le triple di Grugnetti e Pilotti, sono quattro punti a cronometro fermo a rimettere in carreggiata Vigevano, in seguito a due entrate di Benzoni e Minoli fermate da falli. La partita è sul filo, i ducali tornano avanti a 3’12” dall’intervallo lungo con Ferri pescato bene in area: 34-33. La ForEnergy torna a prendere rimbalzi offensivi, arrivano punti da seconde opportunità. Il buon finale di quarto potrebbe portare Vigevano all’intervallo con un piccolo break, ma negli ultimi 81 centesimi di secondo gli arbitri (molto contestati dal pubblico) invertono una rimessa inizialmente assegnata ai padroni di casa, rimessa sulla quale Bassi commette fallo su Boccafurni che infila freddamente i tiri liberi: 42-39 con le squadre al riposo.
Il secondo tempo inizia ancora su ritmi alti, con una tripla di Franzoni e un gioco da tre punti di Pilotti. Benzoni suona la carica con un canestro da tre, ma subito dopo deve tornare in panchina, e si infuria contestando i direttori di gara che gli fischiano il terzo fallo, quota raggiunta in pochi secondo anche da Grugnetti. Vigevano, però, non perde la testa, e due liberi di Pilotti portano al +7, mentre Iseo abbassa le percentuali al tiro. La partita comincia a girare, e un’azione travolgente di Verri seguito da un contropiede orchestrato da Minoli e concluso da Pavone manda il vantaggio ducale in doppia cifra a due minuti dalla terza sirena.
L’ultimo quarto si apre con il quarto fallo di Pavone, e Leone che rientrando dalla panchina spara in faccia due punti a Grugnetti. È uno degli ultimi sussulti di Iseo, dato che Benzoni e una tripla da distanza siderale di Grugnetti riportano Vigevano oltre i dieci punti di vantaggio. Nel giro di una manciata di secondi escono per cinque falli Leone e Baroni (nel finale dovrà abbandonare per lo stesso motivo anche Boccafurni). I padroni di casa a quel punto prendono il largo, e una tripla di Ferri a 3’18” dalla fine porta sul 74-58 di fatto chiude la partita. Nelle fasi conclusive la ForEnergy farà in tempo a dilagare fino all’84-60.
“Abbiamo giocato il nostro miglior primo tempo della stagione, ma non è bastato”, commenta Andrea Leone. Il play di Iseo, inoltre, ha parole di elogio per Maurizio Pavone: “In questa categoria sembra Shaquille O’Neal, è semplicemente immarcabile. Su di lui non potevamo difendere meglio di come abbiamo fatto, eppure ci batteva sempre”. Proprio a proposito di Pavone, l’allenatore di Vigevano Paolo Piazza ha dei messaggi da dare agli arbitri: “Ho potuto tenerlo in campo soltanto 17 minuti. Vorrei puntualizzare che quando un giocatore di quella stazza si muove e tocca un avversario, non è detto che sia sempre fallo”. Piazza, in ogni caso, fa i complimenti alla squadra ed elogia la difesa, che è stato il fattore in più per vincere la partita. “Nel secondo tempo abbiamo subito soltanto 21 punti, siamo stati molto bravi”, afferma Tommaso Minoli.
Anche il coach di Iseo Matteo Mazzoli sottolinea i meriti ducali in difesa: “È vero che l’attacco di Vigevano è straordinario, ma la differenza l’ha fatta la difesa. Bisogna poi ricordare che noi, con un giocatore infortunato e i problemi di falli, a un certo punto non abbiamo più potuto effettuare le correte rotazioni, mentre la ForEnergy ha una panchina di prim’ordine”. Anche su questo punto gli allenatori si trovano d’accordo: “So che chi si alza dalla panchina può dare un ottimo contributo, e cito ad esempio Bassi che non ha segnato nemmeno un canestro ma ha fatto tante piccole cose importanti e determinanti, allora le partite le portiamo a casa”, conclude Piazza.