Aumenta la popolazione dei cinghiali anche nella zona della Lomellina orientale da Garlasco a Gropello. Il motivo sarebbe la presenza di biodigestori di allevamenti di suini, e dalle coltivazioni di mais.
Gli agricoltori sono preoccupati. “Anche da noi il mais viene danneggiato – dice un coltivatore della zona sia in fase di semina che successivamente quando la pianta forma la pannocchia fonte di cibo prelibato per il cinghiale. C’è da evidenziare che i cinghiali trovano condizioni più difficoltose per la loro riproduzione in alta collina qui in pianura le cucciolate sono anche di 9 piccoli e ne sopravvivono 8”.
Sul territorio di Garlasco i cinghiali giungerebbero dall’area di Parasacco attraverso la Bozzola sino a pressi della vicina Oasi del Bosco del Vignolo. Della vicenda ne è occupata pochi giorni fa anche Regione Lombardia.
La presenza dei cinghiali, che non hanno antagonisti in natura è un grosso problema anche per la sicurezza delle persone oltre che per le coltivazioni. Esiste una recente delibera regionale con la quale gli uffici territoriali possono autorizzare la caccia di selezione al cinghiale, iniziando dalle zone non idonee, nell’arco di tutto l’anno su tutta la Regione.