Seconda sconfitta interna per Vigevano in campionato, con una prestazione che preoccupa molto di più di quanto possa dire il 73-86 finale. La Elachem ha dimostrato di avere problemi a livello di squadra, esprimendo una difesa carente nel primo tempo (concluso con il risultato record di 45-59 per gli avversari) e scoprendosi con poche soluzioni in attacco nel momento in cui la rimonta sembrava potersi concretizzare.
Si comincia subito a tirare con alte percentuali: dopo 2’ sul tabellone ci sono già 12 punti (5-7). Nelle prime azioni i tiri vanno tutti dentro, complici difese non particolarmente attente. Vigevano lascia sempre libero un tiratore dall’arco (Veronesi fa 3/3 in 3’20”), Cremona è molle sotto canestro. Sul 7-16 Piazza chiama time-out. Gli ospiti però continuano a essere infallibili da tre, al 5’ Manini segna il +10 per i suoi. Passerini si fa trovare libero per una tripla dall’angolo che ferma l’emorragia solo per qualche secondo, perché Cremona continua a tirare con percentuali stellari. Anche cambiando repertorio e passando dai tiri dal perimetro alle penetrazioni di Vacchelli o Ndiaye, la difesa gialloblù viene sempre infilata. A fine quarto si iscrive alla festa anche Valenti, che cancella Filippini. Vigevano è tenuta in piedi solo dalle triple di Passerini che valgono il 22-34 al primo mini-intervallo.
Nel secondo quarto la Elachem comincia a concretizzare qualche recupero in difesa. Il pressing cremonese sulle rimesse da fondocampo pareggia i conti, rubando palla più di una volta. Il distacco si mantiene sulla dozzina. Vigevano prova ad alzare i ritmi in difesa riuscendo a sporcare qualche conclusione, ma le percentuali degli ospiti si mantengono altissime e al 16’ Veronesi mette la tripla del 34-49 (chiuderà con 29 punti e 5/8 da tre). Il distacco non muta fino all’intervallo. Vigevano in attacco fa il suo, ma Cremona tra le deficienze della difesa gialloblù e la straordinaria serata al tiro riesce ad andare negli spogliatoi con addirittura 59 punti segnati. I 45 messi a segno dalla squadra di casa tengono però ancora almeno parzialmente aperta la partita.
Mazzucchelli prende in mano la squadra in attacco al rientro in campo, cercando di togliere responsabilità ai compagni, ma la difesa ancora non c’è. Quando Petrosino ruba palla a Filippini e va a schiacciare in contropiede il 49-66 si materializza plasticamente la situazione di notte fonda in cui si trova Vigevano. Cremona, in questa fase, si innervosisce dopo qualche fischio arbitrale non condiviso e sbaglia qualche tiro. La Elachem capisce il momento e dà tutto. Dell’Agnello al 26’ mette il canestro del 57-68. L’ennesima tripla tentata dai giocatori cremonesi entra ed esce dal canestro. La partita sembra poter girare, perché Verri riporta i ducali a -9, ma poi è Bona a castigare dall’angolo. Cremona a questo punto difende molto bene, concedendo solo qualche fallo di troppo. Anche Vigevano, ora, difende bene, ma (come già successo a Lecco) non prende rimbalzi, vanificando il lavoro fatto. Filippini al termine del quarto mette la tripla del 56-73, che per la squadra di casa significa ancora speranza.
Nell’ultimo quarto i ducali provano a chiudere la rimonta, ma sul più bello arrivano diverse palle perse, sintomo di un certo nervosismo. L’occasione per Cremona è ghiotta, Veronesi mette ancora una tripla al 34’: vale il 67-78, Vigevano è ricacciata indietro. Gli ospiti serrano le maglie in difesa e chiudono la pratica, anche perché, di fronte al rinnovato vigore cremonese, Vigevano si scopre priva di idee in attacco. Alla sirena che decreta il 73-86 finale molti spettatori se ne sono già andati a casa. Capitan Verri che richiama i compagni diretti verso gli spogliatoi per andare ad applaudire comunque il pubblico è per Vigevano la cosa migliore della serata.
Si definisce deluso ma non arrabbiato coach Piazza: “Il primo tempo è merito di Cremona, hanno giocato in maniera perfetta. Bisogna capire qual è il bilancio con i nostri demeriti, anche se credo che il primo tempo che ha poi segnato la partita sia merito degli avversari. Ero più arrabbiato dopo la sconfitta di Lecco. Stasera loro sono stati più bravi. Nel terzo quarto abbiamo avuto l’inerzia a favore, ma dopo essere stati sempre sotto eravamo stanchi, soprattutto mentalmente”.
Una vittoria che è una rivincita per coach Brotto: “Due anni fa, nel campionato di serie C, venimmo qui e non facemmo una partita all’altezza. Stasera abbiamo fatto del nostro meglio. Il piano partita era di togliere a Vigevano il gioco interno e la mobilità di Dell’Agnello. Potevamo andare all’intervallo con qualche punto di vantaggio in più, ma in quel caso sono stati bravi gli esterni ducali. Sapevo che nel secondo tempo la partita sarebbe cambiata, e nella saga degli errori, che io imputo alla consapevolezza che i giocatori avevano dell’importanza del match, noi eravamo più freschi. A quel punto la chiave è stata la difesa”.