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Cultura-Eventi | 23 novembre 2019, 13:14

Mede: il 7 dicembre si inaugura la mostra "Visioni parallele"

Saranno esposte le opere maggiormente significative del pittore Sergio Carlin e della scultrice Emilia Rebuglio Parea

Mede: il 7 dicembre si inaugura la mostra "Visioni parallele"

Sabato 7 dicembre alle ore 16,30, nelle sale del Castello Sangiuliani, in Piazza della Repubblica, Mede, si inaugurerà la mostra “Visioni parallele”. Saranno esposte le opere maggiormente significative del pittore Sergio Carlin e della scultrice Emilia Rebuglio Parea.

L’evento consentirà di apprezzare la produzione di due autori che, nel variegato panorama dell’arte contemporanea, offrono un apprezzabile esempio di creatività avulsa dal gusto massificato e dalle stringenti logiche di mercato.

Del pittore simbolista Sergio Carlin, reduce dal vivo interesse riscosso alla Fiera dell’Arte Contemporanea di Padova, scrive il prof. Piero Ferrari, curatore della mostra: “Si potrebbero ricercare dotte citazioni dalla pittura toscana del Quattrocento e del Cinquecento ma, probabilmente, ciò che accomuna Carlin ai pittori rinascimentali non è tanto la pulizia, quasi maniacale, del tratto o la levigata levità tipica della stesura d’affresco, quanto, piuttosto, un profondo desiderio di bellezza e di armonia, un’intima aspirazione a cogliere, attraverso la rappresentazione artistica, i segnacoli di un mondo ideale”.

Sulla scultrice informale Emilia Rebuglio Parea, della quale va ricordata la recente partecipazione alla mostra “Dissonanze armoniche” tenutasi nella prestigiosa sede espositiva di Villa Paolina a Viareggio, argomenta il succitato curatore: “La produzione artistica di Emilia Rebuglio Parea muove da un complesso ed articolato mélange di contenuti e messaggi eidetici che poco hanno in comune con la banalità della vita quotidiana e con l’anonima declinazione dell’esistenza.

Il suo operare, al contrario, è massimamente proteso all’ascolto di quell’Essere che incessantemente si rivela e si nasconde mostrandosi nell’assenza e negandosi nella presenza, instancabilmente proiettato verso un inattingibile ed aporetico orizzonte di senso che, lungi dall’essere compreso e definito, richiede una costante ricerca ed una continua interrogazione.

Le opere da lei proposte rappresentano l’inesausto fluire di forme e colori, una magmatica e rutilante espressione di un’intenzionalità orientata trascendentalmente al superamento di se stessa, come degli ostacoli imposti alla materia”. L’esposizione, patrocinata dal Comune di Mede e dall’Assessorato alla Cultura, sarà visitabile gratuitamente fino al 15 dicembre.

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