La follia umana non deve più prevalere: basta guerre e stermini. Giornata della memoria vuol dire ricordare determinati eventi nella speranza che certi errori non vengano più commessi in futuro. Ed il ricordo passa anche dal posizionamento delle pietre d’inciampo. Ne sono state collocate diverse in Lomellina. Dopo Mede, Vigevano e Gambolò, oggi (martedì) è stato il turno di Mortara.
Parecchie persone non sono mancate all’appuntamento che è stato suddiviso in due parti: la prima in piazza Marconi dove è stata posizionata la pietra con la collaborazione degli studenti delle scuole elementari che hanno letto brevi ricordi, e la seconda presso la biblioteca Civico 17.
Nel corso del pomeriggio sono intervenuti Marco Facchinotti, sindaco di Mortara, Piero Rusconi, presidente Anpi Mortara, e Marco Savini, in rappresentanza di Aned. Sempre loro tre hanno preso nuovamente la parola in biblioteca, dove il primo cittadino ha ricordato la mostra e tutte le altre iniziative organizzate per la memoria.
Con questa pietra d’inciampo si ricorderà Cesare Capettini, nato nel 1909 e deportato a Mauthausen nel 1944. Morì l’anno successivo e non si ritrovò più nemmeno il suo corpo.