Si tratterà nella notte e arriverà probabilmente solo domenica la firma sul decreto governativo che dichiarerà zona rossa la Lombardia e altre 11 provincie, a questo punto, da lunedì, impedendo l'entrata e l'uscita da queste zone Saranno probabilmente due i decreti, uno per le zone rosse e l'altro per tutto il territorio nazionale.
Sono intervenuti nella tarda serata di sabato con toni critici sia il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sia quello dell'Emilia Romagna Bonaccini (quest'ultimo ha detto: «Alcune parti possono risultare di dubbia interpretazione e domani di difficile applicazione. C'è addirittura chi ci sta chiedendo se lunedì potrà recarsi o meno al lavoro o se verrà introdotto il fermo produttivo»).
«La bozza del provvedimento del Governo, che ho ricevuto solo in serata, sembra andare nella direzione del contenimento della diffusione del virus, invitando - con misure più incisive - i cittadini alla prudenza», ha detto invece il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
«Ciò detto - ha continuato Fontana - non posso non evidenziare che la bozza del DPCM è, a dir poco, "pasticciata" e necessita da parte del Governo di chiarimenti per consentire ai cittadini di capire cosa si può fare o meno. La confusione è evidenziata anche dalle moltissime chiamate che stanno giungendo al mio telefono e a quello di chi da giorni è al mio fianco per affrontare questa emergenza».
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