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Attualità | 09 marzo 2020, 21:47

Coronavirus, chiusa l'Italia dopo la Lombardia: estese a tutto il Paese le misure per contenere il contagio. Conte: «Tempo non ce n'è, restiamo a casa» (VIDEO)

Tutta Italia come la Lombardia fino al 3 aprile, spostamenti concessi solo per comprovati motivi di lavoro e gravi esigenze familiari o sanitarie. Stop allo sport, calcio compreso. Il Premier: «Il futuro del Paese è nelle nostre mani. La salute è il bene supremo»

Coronavirus, chiusa l'Italia dopo la Lombardia: estese a tutto il Paese le misure per contenere il contagio. Conte: «Tempo non ce n'è, restiamo a casa» (VIDEO)

«Tempo non ce n'è: sto per firmare un provvedimento valido da domattina che possiamo definire in quattro parole "Io resto a casa". Non c'è più una zona rossa, una zona 1 o 2 della Penisola: ci sarà un'Italia "zona protetta" e in tutto il territorio dovranno essere evitati gli spostamenti tranne che per lavoro o motivi familiari e di salute. A questo si aggiunge la sospensione fino al 3 aprile su tutto il territorio di scuole e università e un divieto di assembramenti all'aperto e in locali aperti al pubblico. E lo stop a tutto lo sport, campionato di calcio compreso, fino alla stessa data»: lo ha annunciato alle 21.30 Giuseppe Conte dopo i nuovi dati sull'aumento dei contagi, soprattutto in Lombardia e anche in provincia di Pavia.
 
Estesi dunque a tutta la nazione le misure e i divieti già adottati in Lombardia e in altre 14 province, il primo dei quali, oltre alla chiusura delle scuole, è quello della limitazione agli spostamenti che saranno possibili solo per «comprovati motivi di lavoro o gravi esigenze familiari o sanitarie». In tutto il Paese servirà dunque un'autocertificazione o una giustificazione per potersi muovere.
 
«Le persone ricoverate in terapia intensiva e decedute stanno aumentando - ha sottolineato Conte - e le nostre abitudini vanno cambiate ora: dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell'Italia, dei nostri cari, dei nostri genitori e dei nostri nonni. Ci dovremo adattare a misure ancora più forti e stringenti per contenere l'avanzata del Coronavirus e tutelare la salute di tutti i cittadini, un bene che non può essere messo a repentaglio».


«Sono consapevole della forza e della gravità di quanto approvato - ha aggiunto il Premier - ma intervengo in maniera decisa per garantire le persone più fragili e la loro salute. E' il momento della responsabilità. Penso a tutti i medici e agli infermieri che sono in trincea per assistere e curare le persone contagiate dal Coronavirus: è anche per loro che prendiamo questa decisione, loro che rischiano la salute per la salute del prossimo. La decisione giusta è di restare a casa. Il futuro dell'Italia è nelle nostre mani, mani responsabili». 

Verrà nominato un nuovo commissario per l'emergenza (circolano i nomi di Bertolaso e Di Gennaro), come ha fatto intendere il Presidente del Consiglio, e le misure economiche per sostenere imprese e cittadini saranno superiori ai 7,5 miliardi di euro. Conte ha detto di avere parlato anche con i leader dell'opposizione, con cui si vedrà domani (in diretta il Premier ha detto "il ministro Matteo Salvini", citando il leader della Lega).




redazione online Varese

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