Una preghiera arriva all'Italia da molto lontano, dove di solito a giungere sono le nostre preghiere, oltre alle nostre suore, ai nostri volontari, alle nostre donazioni, ai nostri amici varesini dal cuore grande.
Da uno degli spicchi d'Africa più remoti e poveri, ma non di cuore, riconoscenza e affetto, giunge il messaggio più incredibile e inaspettato: siamo a Mutoyi, dove centinaia di bimbi recitano «l'Ave Maria in Kirundi, che è la lingua che si parla in Burundi» come ci racconta Francesco Caielli, che ha postato il video in arrivo da questo piccolo, grande popolo di bambini.
«Sono i bambini della missione del Vispe - prosegue Francesco, che in Burundi è stato due volte con Roberto Bof - e questo è il loro pensiero per l'Italia, a cui sono molto legati. E' un modo per farci sentire la loro vicinanza. Hanno anche scritto su dei pezzi di carta alcune lettere che, avvicinate, formano questo messaggio: “Coraggio Italia vi pensiamo"».
Un modo davvero commovente e formidabile per farci sentire più forti che mai: questi bambini non hanno molto, anzi hanno molto poco, ma tutto quel "poco", cioè la tenerezza e l'innocenza, sono pronti a mostrarlo e a donarlo all'Italia.
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