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Cronaca | 02 maggio 2020, 22:00

Distrutto uno sciame da migliaia di api a Pavia

L'appello di Lav Oltrepò per la tutela di una specie importantissima per la sopravvivenza umana

Distrutto uno sciame da migliaia di api a Pavia

Arse vive migliaia di api (fra le 5.000 e le 8.000 secondo le stime degli esperti) a Pavia, in via Riviera, nei pressi della chiesa di San Mauro.

Con l'arrivo della primavera e del clima più mite, avviene l'importante fenomeno detto "sciamatura", ovvero lo spostamento dell'ape regina con la propria colonia, alla ricerca di un luogo più idoneo per creare un nuovo alveare. Durante la sciamatura le api hanno un'indole poco aggressiva e sono pressoché impossibilitate a difendersi, in quanto riempiono di sostanze nutritive le proprie sacche mellifere e non riescono per questo motivo a piegare l'addome e quindi a pungere.

Le api alla ricerca di un nuovo insediamento si spostano in blocchi di migliaia di unità ed in questo periodo è possibile vederle posate su rami, panchine e lampioni, ma anche a terra o sui muri, come accaduto nei giorni scorsi a Pavia, in via Riviera, nei pressi della chiesa di San Mauro, dove una colonia di api si era temporaneamente posata sulla facciata dell'ex Caserma Rossani, e da qui si era poi spostata per ripararsi dalla pioggia. Il primo maggio le api erano tornate su quella stessa parete, da cui le "esploratrici" partivano in volo verso la vicina area demaniale ricca di vegetazione, dirette sulle sponde del fiume Ticino, all'assidua ricerca di una collocazione sicura e definitiva.

Nella mattinata di ieri un individuo irresponsabile ha interrotto per sempre il loro viaggio, posizionando sotto al punto in cui erano momentaneamente in sosta, un frammento di cartone incendiato. A causa del fumo che le ha stordite, una ad una le api si sono lasciate cadere, finendo proprio sul fuoco acceso e morendo carbonizzate.

Quando una residente si è accorta dello scempio non c'era ormai più nulla da fare, l'ape regina era già morta ed alle poche superstiti spetterà comunque una sorte altrettanto atroce, poiché prive del loro riferimento non potranno sopravvivere né essere recuperate o introdotte in altri alveari esistenti, dove non verrebbero accettate.

"Si tratta di un gesto vile e criminale - dichiara LAV Oltrepò Pavese - ai danni di insetti essenziali per la stessa sopravvivenza umana. I fiori, i grani, frutta e verdura..perchè tutto possa avere la propria evoluzione occorre l'importantissimo lavoro delle api, che attraverso l'impollinazione assicurano la riproduzione del 70% delle piante destinate all'alimentazione umana e animale. L'inquinamento, l'utilizzo di pesticidi e insetticidi ma anche i cambiamenti climatici, stanno portando ad una drastica diminuzione delle api, ormai considerate una specie protetta a livello globale."

L'Associazione si riserva di denunciare i responsabili ai sensi del Codice Penale per i reati di maltrattamento e uccisione di animali, e invita tutti coloro che avvistassero uno sciame di api a non intervenire con metodi lesivi, ma a contattare immediatamente i Vigili del Fuoco, l'apicoltore più vicino (facilmente reperibile attraverso una ricerca su web) o le associazioni protezionistiche.

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