L'uso del plasma di pazienti guariti dal Coronavirus, con alti livelli di anticorpi, sembra essere la miglior cura per aiutare i malati gravi a sconfiggere il virus. Una cura costosa, come si è detto più volte, ma soprattutto limitata: il plasma non è di facile reperibilità e non tutto quello ricavato dai pazienti guariti è utilizzabile.
Per facilitare la reperibilità del plasma “buono” e aumentare le possibilità di cura attraverso questa terapia, Regione Lombardia sta per lanciare la prima Banca del Plasma lombardo. Lo ha annunciato Emanuele Monti, presidente della commissione sanità, poco fa durante l’appuntamento settimanale in diretta sulla sua pagina Facebook.
«In settimana presenteremo il documento con le linee guida per la costituzione della nostra Banca del Plasma – ha detto – Tutti i pazienti che hanno sconfitto il Coronavirus o che sono risultati positivi asintomatici saranno chiamati alla donazione, che rimane su base volontaria naturalmente. Una volta prelevato, il plasma sarà valutato e se idoneo entrerà nella rete delle aziende ospedaliere lombarde che ne potranno fare richiesta».
Attraverso i dipartimenti di ematologia, tutti gli ospedali della Lombardia potranno velocemente accedere al plasma da utilizzare nei casi più gravi di Coronavirus. «L’obiettivo è di rendere tutto il procedimento il più snello e veloce possibile, e accessibile a tutti».