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Attualità | 11 giugno 2020, 19:51

Vigevano: alla scuola media Robecchi un talent virtuale di fine anno scolastico

Un originale idea degli insegnanti

Vigevano: alla scuola media Robecchi un talent virtuale di fine anno scolastico

Una festa virtuale sul modello dei talent, dove a classi parallele gli studenti  hanno mostrato le loro speciali: c'era chi mostrava la sua abilità con le carte da gioco, chi suonava il pianoforte, chi la chitarra, chi si esibiva in un balletto, chi raccontava barzellette, chi si esibiva con il cerchio, chi coi pattini,  chi con il cane, chi mostrava un disegno, chi cucinava un dolce in due minuti, chi realizzava origami in tempo record, chi suonava il flauto con il naso, chi recitava poesie, proprie o di un grande della letteratura,  chi faceva roteare un bastone di twirling e, per chiudere, chi recitava una filastrocca di fine anno scolastico.

All'istituto comprensivo di viale Libertà, lo hanno ideato, organizzato e “prodotto” gli insegnanti di Educazione fisica Devis Barbin e Mauro Puggina, che sono riusciti a “festeggiare” virtualmente questo anno terribile mantenendo la consolidata tradizione dell'attesa manifestazione di festa  per la chiusura dell'anno scolastico alla scuola media Robecchi. Per chiudere l'anno “come si deve” non c'è stato solo questa simpatico talent. Richmond, un ragazzino di origine filippina di 3D, vero e proprio talento nel disegno, ha  “fotografato il gruppo dei suoi compagni attraverso uno specialissimo “disegno dono” per i compagni. In tanti hanno immortalato la schermata di meet in videoconferenza con tutte le foto dei ragazzi. Qualcuno ha utilizzato simpatici software, come Pixton edu, per creare gli avatar della classe.

Ci sono poi stati filmati in cui gli studenti ringraziavano i propri insegnanti, con un'attenzione particolare alla prof di lettere Simona Stacchini e alla “mitica” prof Marilinda Santi, di musica, che ha lasciato un indelebile traccia nella storia della scuola di viale Libertà. E' stata lei infatti a creare il corso della scuola, a comporre l'inno della Robecchi insieme all'indimenticato Vito Pallavicini, ad organizzare decine di spettacoli du fine anno, sempre con un straordinaria passione e capacità di essere  insegnante, nel senso più nobile del termine.

Qualche altro prof si è invece inventato regista, per realizzare con un breve filmato dei ricordi, utilizzando foto di gite scolastiche e di manifestazioni varie che hanno visto la scuola protagonista. Insomma, qualche traccia, a futura memoria nell'anno che rimarrà nella storia come quello della “lunga vacanza” dai banchi di scuola, è stata lasciata. La psicologa della scuola aveva insistito molto su questo aspetto, finalizzato ad arginare gli effetti del lungo lockdown sui piccoli studenti: bisognava colmare quel vuoto improvviso nelle nostre vite, ma soprattutto in quella dei ragazzi, che si sono ritrovati “orfani” dei loro prof che, nel bene e nel male, saranno in futuro le pietre miliari dei ricordi che si sedimenteranno nella loro memoria.

Viene in mente in proposito “Amarcord”, il capolavoro del grande Federico Fellini. Ora, per i ragazzi di terza. ci sarà la presentazione e la discussione dei loro “elaborati d'esame” e poi tutto sarà finito: purtroppo senza gite, senza partecipate feste di fine anno e senza le immancabili lacrime dell'ultimo giorno di scuola. Almeno rimarrà qualche segno: uno speciale libro dei ricordi, un'inedita foto di classe, qualche avatar in posa tra i banchi  e tanta nostalgia.

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