Quando c'è di mezzo la spesa, gli italiani non sentono ragioni. E sono bastate le prime, prudenti restrizioni anti-Covid-19 emanate in Lombardia anche per i negozi per far scattare nei supermercati una nuova corsa alla scorta alimentare, con code agli ingressi e congiunti che fanno finta di non conoscersi pur di entrare con due carrelli e spazzolare gli scaffali.
Fra i più ambiti oggetti del desiderio c'è il lievito, le cui prerogative sono state entusiasticamente riscoperte da milioni di neo pasticceri e neo fornai nelle settimane buie del confinamento casalingo. Ora che siamo alle prese con la seconda ondata dell'epidemia e con un governo in preda all'ansia che produce un Dpcm alla settimana, almeno una buona notizia c'è: l'inverno sarà duro ma non c'è alcun bisogno di fare incetta di confezioni di lievito. Ad affermarlo è il Gruppo Lievito di Assitol, l'associazione italiana dell'industria olearia.
"Il lievito continuerà ad essere presente sugli scaffali nei negozi e dei supermercati - si legge in una nota - Abbiamo lavorato a ritmi serrati per tutto l'anno e continueremo anche nei prossimi mesi. Il lievito non si produce, si coltiva, e noi non ci siamo mai fermati".