Il 10 novembre i militari della Stazione Carabinieri di Montù Beccaria, a conclusione dell’attività investigativa avviata il 14 agosto 2019 a seguito dell’arresto di un 31enne di nazionalità marocchina ritenuto responsabile dei reati di spaccio di stupefacenti, di morte come conseguenza di altro delitto ed omicidio colposo in relazione al decesso per overdose di un 51enne italiano residente a Milano a cui aveva ceduto una dose (fatto avvenuto in Montù Beccaria l’01 febbraio 2019), hanno accertato che il veicolo con cui lo stesso effettuava le attività illecite di spaccio risultava intestato ad altra persona.
Approfondendo sul punto ed iniziando sistematica attività di indagine, partendo da quegli eventi, i militari sono giunti a ricostruire una fitta rete di soggetti ritenuti responsabili – a vario titolo tra loro – dei reati di intestazione fittizia di autoveicoli, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici continuata (in capo ai prestanome che hanno indotto in errore ripetutamente pubblici ufficiali del PRA dichiarando, contrariamente al vero, di essere proprietari di veicoli in realtà di proprietà, nella piena disponibilità e conseguente utilizzo, di altra persona; in seguito a tali dichiarazioni mendaci i pubblici ufficiali preposti hanno perciò aggiornato/rilasciato atti – certificati di proprietà, carte di circolazione, etc. – ideologicamente falsi per i quali sono pertanto responsabili i prestanome che hanno determinato coscientemente, con i loro raggiri, l’errore dei dipendenti pubblici degli uffici del PRA) e truffa aggravata continuata in danno dello stato o altri enti pubblici.
Deferendo, pertanto, in stato di libertà per i reati di cui sopra emersi ed accertati nel corso delle indagini i seguenti 4 pregiudicati romeni: un 45enne ed un 24enne residenti a Vigevano (PV), un 34enne domiciliato a Gropello Cairoli (PV) ed un 25enne residente a di Gravellona Lomellina (PV), nonché 2 italiani, di 34 e 48 anni , entrambi pregiudicati, residenti rispettivamente a Mappano (TO) ed a Milano.
Nel contesto investigativo, i militari operanti:
- accertavano l’intestazione fittizia, a “prestanome”, di complessivi 552 veicoli in uso a soggetti pluripregiudicati perlopiù rumeni di etnia sinti e rom, albanesi e marocchini, utilizzati per lo più per commettere reati predatori o spaccio sostanze stupefacenti in questa provincia e altre province del Nord Italia;
- notificavano al P.R.A. e alla Motorizzazione Civile di Pavia, Milano e Torino, i decreti di blocco anagrafico emessi, nei confronti degli odierni denunciati, dall’A.G. di Pavia, di Milano e di Torino allo scopo di congelare la posizione dei veicoli in questione, impedendone l’eventuale futura vendita;
- redigevano a carico dei denunciati complessivi 552 verbali al C.d.S., cui sanzioni amministrative pecuniarie ammontano complessivamente a € 300.288,00, tutti notificati ai succitati soggetti;
- richiedevano agli uffici del P.R.A. di Pavia, Milano e Torino la cancellazione d’ufficio di tutti i veicoli intestati fittiziamente ai denunciati, il cui iter di radiazione si concludeva in data 30 ottobre 2020.
Gli inserimenti in sdi dei provvedimenti pendenti sui veicoli in questione consentiranno alle Forze di Polizia di sottoporre a sequestro i citati veicoli qualora controllati su strada dagli operatori. Il valore totale attuale dei 552 veicoli congelati con blocco anagrafico ammonta a circa € 2.208.000,00 dei quali sono già stati sequestrati 20 veicoli per un valore di circa € 90.000;
Contestualmente emergeva nell’ambito dell’attività di indagine che una pregiudicata romena 34enne, Rabattone (PV), domiciliata a Gropello Cairoli (PV) - convivente con il già citato 34enne deferito all’A.G. per le intestazioni fittizie, percepiva indebitamente, non avendone i requisiti, il reddito di cittadinanza e veniva di conseguenza deferita all’A.G. per aver fornito informazioni rilevanti circa proprio reddito effettivamente percepito ed aver omesso di indicare 207 autovetture intestate ai componenti del suo nucleo familiare e segnalata per la revoca del suddetto beneficio economico.