Nel tardo pomeriggio di ieri (venerdì) sono tornati all’opera i malviventi che, nel tentativo di sfruttare gli affetti familiari delle persone anziane, cercano di spillare ingenti quantità di denaro contante o, in alternativa, oggetti preziosi millantando cure miracolose ma costose per loro parenti stretti, affetti dal virus Covid-19.
Tra le ore 16.00 e le 17.30 di ieri tre cittadini, rispettivamente di anni 76, 81 e 94, due residenti in Vigevano ed uno in Gravellona Lomellina, hanno ricevuto telefonate da due malviventi , un uomo ed una donna, che si sono spacciati per le figlie ed il figlio, bisognevoli di cure immediate ed urgenti in quanto positivi a seguito della pandemia attualmente in corso.
I malfattori hanno richiesto la somma in contanti di 10.000 o l’equivalente in gioielli per la somministrazione di farmaci miracolosi e vaccini sperimentali.
I tre cittadini non sono caduti in inganno ed hanno interrotto la telefonata, anche memori delle raccomandazioni fatte loro dai Carabinieri al termine della messa della domenica. Durante queste conferenze viene sempre specificato che non esistono cure miracolose e, soprattutto, che il nostro servizio sanitario non è a pagamento.
Questi truffatori usano un sistema molto semplice, dopo la telefonata si presentano immediatamente alla residenza della persona agganciata e si fanno consegnare denaro in contanti/gioielli, i Carabinieri durante le conferenze, che saranno tenute con costanza anche in questo particolare momento storico, ricordano sempre che tale mezzo di pagamento è sconosciuto alla nostra Pubblica Amministrazione, ma ogni somma dovuta per cure mediche deve essere saldata a mezzo ticket e non i contanti.