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Attualità | 03 dicembre 2020, 10:48

Lombardi in zona gialla e liberi di muoversi non prima di venerdì 11. Dal 21 al 6 gennaio spostamenti vietati oltre regione. Il 25, 26 e 1 gennaio si resta nel proprio comune

Nella nostra regione si dovrà attendere ancora 8 giorni prima di potersi spostare oltre il proprio comune. Nel nuovo Dpcm firmato entro sera conferma per l'apertura dei ristoranti a pranzo il 25, 26 e l'1 gennaio. Scuola: possibile ripartenza in presenza delle superiori dopo l'Epifania, ma solo al 50%

Lombardi in zona gialla e liberi di muoversi non prima di venerdì 11. Dal 21 al 6 gennaio spostamenti vietati oltre regione. Il 25, 26 e 1 gennaio si resta nel proprio comune

Arriverà, come sempre, all'ultimo momento dopo contrapposizioni e trattative fiume la firma del nuovo Dpcm in vigore da domani, venerdì 4 dicembre, e di cui emergono indiscrezioni da giorni. Emanato invece già ieri in serata il decreto che vieta «dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 gli spostamenti in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, e nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 tra comuni, salvo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute». Sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Chi vive nelle regioni in fascia gialla potrà muoversi liberamente dal 4 al 20 dicembre, raggiungendo anche altre regioni "gialle", ma la Lombardia e il Piemonte non potranno cambiare "colore" dall'attuale fascia arancione prima di venerdì 11 dicembre: nei prossimi 8 giorni dunque in queste regioni proseguirà il divieto di uscita dal proprio comune se non per motivi di lavoro, salute e necessità.

Per quanto riguarda il Dpcm che verrà firmato entro sera e sarà in vigore da domani, confermate tutte le anticipazioni con la probabile novità del tetto delle 10 persone per quanto riguarda gli ospiti a tavola nella propria abitazione durante le feste che si affiancherà alla raccomandazione di ospitare solo persone conviventi o parenti stretti.

Sulle altre misure, conferma per il coprifuoco dalle 22 alle 6 dal 4 dicembre al 6 gennaio, dunque anche alla Vigilia e a Natale, Santo Stefano ed Epifania. Ma non per Capodanno, quando il coprifuoco durerà fino alle 7 del mattino. 

Mascherina obbligatoria all'aperto e al chiuso e divieto di assembramento confermati negli orari in cui ci si potrà muovere. Non c'è ancora la certezza di poter raggiungere genitori anziani, quindi over 65, nei giorni di festa.

Come annunciato, saranno aperti in zona gialla fino alle 18 bar e ristoranti con quest'ultimi aperti - con lo stesso orario di chiusura - anche a pranzo per Natale, Santo Stefano e 31 dicembre mentre chiuderanno anche negli alberghi - che pure potranno proseguire l'attività - la notte dell'ultimo giorno dell'anno. Impianti da sci chiusi (l'apertura secondo indiscrezioni sarà dal 7 di gennaio), negozi aperti fino alle 21, così come i centri commerciali e i grandi magazzini nei fine settimana e nei festivi. Chi rientra in Italia dopo il 20 dicembre dovrà restare in quarantena per 10 giorni mentre prima di quella data c'è l'obbligo del tampone obbligatorio da Stati dove è previsto come Francia, Spagna e Regno Unito.

E la scuola? C'è ancora incertezza, prevista la riapertura anche delle superiori dopo l'Epifania. Al momento la bozza del nuovo Dpcm prevede infatti il ritorno tra i banchi dal 7 gennaio prossimo per gli studenti delle scuole superiori. Ma non per tutti: le lezioni in presenza saranno al 50%, con turnazioni tra gli alunni.

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