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Eventi | 11 dicembre 2020, 13:12

La necropoli romana dell’Area Pleba di Casteggio

17 dicembre, 17.30, tour online su MEET

La necropoli romana dell’Area Pleba di Casteggio

Oltre Confine Onlus ha il piacere di comunicare che Giovedì 17 Dicembre, alle ore 17:30, proporrà una Visita guidata col Direttore stesso del Museo Archeologico di Casteggio, Valentina Dezza, alla scoperta della necropoli romana dell’Area Pleba di Casteggio, i cui reperti sono conservati presso il Civico Museo Archeologico di Casteggio e dell’Oltrepò Pavese (MAC).

L’attività si svolgerà online su Meet e consisterà in un percorso virtuale per immagini. CLASTIDIUM-ORIGINI E NECROPOLI Casteggio nasce in epoca romana in seguito allo scontro, citato da più fonti come la battaglia di Clastidium (marzo 222 aC), tra le truppe romane guidate dal Console Marcello e i Galli stanziati sul territorio. Vinsero i Romani e fondarono Clastidium nella parte bassa , che corrisponde a effettiva casteggio contemporanea. La NECROPOLI ROMANA DELL’AREA PLEBA rappresenta il più importante rinvenimento necropolare avvenuto negli ultimi decenni in Oltrepò. La scoperta fu casuale, avvenne nel 1987, in pieno centro cittadino (Casteggio, via torino) grazie ad uno scavo in corso finalizzato alla costruzione dell’edificio che effettivamente ora insiste sul luogo. La ruspa scese di 4 m sotto il livello stradale, e subito affiorarono i resti di alcune sepolture. I lavori vennero bloccati, la Soprintendenza di competenza intraprese uno scavo archeologico che restituì al pubblico ben 33 sepolture di piena epoca imperiale (range cronologico II-IV/V d.C.). Le tombe rinvenute rivelano riti misti, inumazione e incinerazione, sepolture semplici in nuda terra, alternate a sepolture in cassa di laterizi, ipogee, talvolta con rivestimento alla cappuccina. I numerosi reperti esposti presso il MAC provengono dai ricchi corredi funebri che integravano le sepolture. Ne segnaliamo qui alcuni esempi, che durante la visita guidata virtuale ovviamente saranno integrati da molti altri. Proponiamo un pendente miniaturistico, in pasta vitrea di colore blu, raffigurante un delfino, la cui iconografia si lega alla sfera funeraria Il ciondolo, infatti, faceva parte del corredo funebre della tomba XXIX della Necropoli dell’Area Pleba (Casteggio), ed era originariamente posizionato al collo del defunto, un bambino di 6-18 mesi.

Segnaliamo anche un Calice in vetro con decorazioni applicate, restaurato., proveniente dalla tomba X. Si tratta di un oggetto molto importante perché secondo confronti proviene da area renana, e dunque testimonia i contatti commerciali con queste aree lontane dell’Impero ( Clastidium aveva un buon tenore di vita). Infine si allega anche la foto di un anello sigillare in oro con iscrizione sinistrorsa VT(ere) F(e)L(ix), dalla tomba XII. STORIA DEL MUSEO Il Civico Museo Archeologico di Casteggio e dell’Oltrepò Pavese è nato nel 1974, per volontà di un gruppo di appassionati locali e dell’Amministrazione Comunale, dopo l’importante ritrovamento di due tombe romane in via Torino. Successive acquisizioni di materiale, in parte frutto di donazioni effettuate da privati, in gran parte risultato di scavi della Soprintendenza Archeologica della Lombardia nel territorio oltrepadano, portarono l’amministrazione comunale ad un primo ampliamento degli spazi espositivi nel 1988. Il Museo attuale è frutto di un ulteriore ampliamento, reso possibile dal completamento del restauro del Palazzo Certosa nel 1999. Grazie ad una nuova convenzione stipulata tra Comune di Casteggio e Soprintendenza Archeologica della Lombardia, è stato possibile acquisire il materiale proveniente dagli scavi più recenti effettuati nell’Oltrepò Pavese. Il Museo, inoltre, è in costante aggiornamento, e negli ultimi anni ha visto arricchirsi il percorso espositivo di due nuove vetrine (2012: i bronzi rinvenuti in Via Anselmi, a Casteggio – 2019: gli splendidi vetri rinvenuti in Vicolo Oratorio, a Stradella) Il Museo è costituito da quattro sezioni: La geologia e la paleontologia La prima sezione raccoglie le testimonianze delle forme di vita, sia marine che terrestri, che hanno preceduto l’arrivo dell’uomo in Oltrepò, pervenuteci attraverso resti fossili di animali e vegetali. La preistoria e la protostoria Dal Neolitico (IV millennio a.C.), con la capanna di Cecima, fino all’arrivo dei popoli celtici (II secolo a.C.), passando per l’età del Rame, del Bronzo e del Ferro, la sezione ospita i reperti (vasi in ceramica, strumenti in pietra, oggetti in bronzo, tra cui si evidenzia una rara testina di epoca celtica) che documentano i primi insediamenti umani in Oltrepò Pavese. L’età romana, il Medioevo e il Barocco In questa sezione, assai ricca di manufatti, sono esposti reperti che attestano l’arrivo dei Romani nel III secolo a.C. in Oltrepò. Numerosi, in particolare, i corredi funerari provenienti dallo scavo della necropoli dell’Area Pleba, riportata alla luce nel 1987 in via Torino a Casteggio. Particolarmente significativi alcuni oggetti in vetro, tra i quali spiccano un calice di produzione renana, un pregiato vassoio realizzato a stampo e un bellissimo specchietto in vetro e stagno.

Degni di menzione sono anche diversi reperti in bronzo e in ceramica, come le statuette che rappresentano Mercurio e Giove, o la patera in terra sigillata dotata di bollo in planta pedis . Ad arricchire il range cronologico del percorso museale, negli ultimi anni si sono aggiunte la vetrina longobarda, che ospita un interessante cofanetto in osso decorato e la vetrina contenente pregiati vetri rinvenuti a Stradella, i più recenti dei quali sono ascrivibili all’età Barocca. Le collezioni Questa sezione ospita materiali donati da privati cittadini al comune di Casteggio. Si tratta di oggetti antichi che provengono in parte dall’Oltrepò Pavese e in parte dall’Italia centrale e meridionale (tra i quali un bucchero etrusco e una brocca daunia). Recentemente, è stata inaugurata una interessante nuova sala che ospita circa 900 uova (di vario materiale, forma e dimensione), provenienti da tutto il mondo, donate da Franco dé Paoli in ricordo della moglie Vanda Maniscalco.

Per ulteriori informazioni e dettagli storici, la Direttrice Museale Valentina Dezza è

reperibile ai seguenti recapiti: 349 844 6027 / vdezza82@gmail.com

La prenotazione è obbligatoria.

PRENOTAZIONI al Link (nel caso l’articolo sia pubblicato online):

https://forms.gle/GaNmFx9JTpcAKBFj8

PRENOTAZIONI: (nel caso l’articolo sia pubblicato su carta stampata):

visiteguidate@vieniapavia.it / 3755709240

Per INFORMAZIONI: visiteguidate@vieniapavia.it / 3755709240 .

Contributo minimo di 7 euro tramite bonifico:

IT58Z0306909606100000130301 - OLTRE CONFINE SCS ONLUS

ISCRIZIONE e PAGAMENTO, con invio della distinta, dovranno essere effettuati

entro le ore 13.00 di Mercoledì 16 Dicembre.

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