Una partita certamente scorbutica, non bella, ma sostanzialmente senza storia, quella andata in scena al PalaBasletta. Vigevano non trova il ritmo giusto, probabilmente condizionata dalla prestazione senza nerbo degli avversari. La pochezza offensiva di Varese mette le cose in discesa per la Elachem, a cui basta rimanere concentrata per portare a casa una vittoria senza patemi.
Si parte con un’azione che è il marchio di fabbrica di questa Vigevano: un’ottima circolazione di palla pesca Gatti libero nell’angolo. Varese fa sentire i chili sotto canestro, andando però spesso a sbattere contro l’organizzata difesa ducale. La Elachem rimane comunque disposta male al rimbalzo difensivo: concede molto, ma una Robur pasticciona non ne approfitta. Bugatti, sfidato al tiro dalla lunga, buca la retina al 6’ per l’allungo dell’11-4. L’ingresso dell’ex Gergati porta un minimo di ordine nell’attacco ospite, ma i tiri sono imprecisi e non entra nulla. I piccoli della squadra di casa, invece, seminano il panico nella metà campo avversaria. Piovono liberi, con i quali la Elachem porta il vantaggio in doppia cifra (17-6 all’8’). La tripla di tabella di Bugatti nell’ultimo possesso del quarto (a vendicare un precedente tiro di Gatti sputato dal ferro quando sembrava ormai entrato) vale il 22-8 del primo mini-intervallo.
Nel secondo quarto Varese prova a difendere tenendo Vigevano lontana da canestro, ma Bevilacqua, lasciato libero, segna stando anche mezzo passo dietro la linea dei 6,75. Antonelli e Trentini riaccendono la luce per gli ospiti, che finalmente iniziano a trovare canestri dal campo. Piazza chiama time-out, dopo aver visto i suoi affrettare le conclusioni. I ritmi si alzano: più agonismo, meno qualità. Patisce Vigevano, che al 15’ arriva addirittura alla palla persa per inversione di campo. Una tripla fuori dai giochi di Tassone ristabilisce le distanze (31-18 al 17’). La Robur continua a non capitalizzare i tanti rimbalzi offensivi garantiti da un Boev protagonista a ogni carambola. Si arriva all’intervallo lungo sul 37-24.
Un canestro di Bugatti non convalidato dagli arbitri con stoppata dubbia di Boev innervosisce Vigevano, che non riesce a segnare nemmeno avendo a diposizione tre possessi consecutivi, propiziati da due rimbalzi d’attacco. Proprio quando Calzavara sembrava entrato in partita, riportando i suoi sul -10 (39-29 al 22’), Gatti e Bugatti si buttano in area con decisione per la risposta della squadra di casa. Non è comunque un momento brillante per Vigevano, che accumula alcune palle perse. Varese fatica ad avvicinarsi al canestro, e si viaggia quindi su quell’equilibrio dettato dal divario eredità del primo quarto. Una tripla di Rossi porta al massimo vantaggio ducale sul 50-33 al 28’.
La tripla di Cucchiaro dall’angolo in apertura di quarto quarto porta Vigevano sul +21 (57-36), indirizzando ulteriormente una partita mai in discussione. Seguono otto minuti che non aggiungono nulla a quanto già visto, se non ulteriori dolori per Varese che, perdendo motivazioni (2 soli falli commessi in tutto l’ultimo quarto), peggiora la sua situazione consentendo a Vigevano di dilagare fino al +28 del 38’ (67-39, due liberi di Rosa). Il garbage time ridimensiona leggermente la capitolazione varesina, mandando il match in archivio sul 67-46.
Così coach Paolo Piazza a fine partita: "Sicuramente nessuno nemmeno il più fervido degli ottimisti poteva pensare a un inizio del genere, stiamo facendo qualcosa di particolare; adesso arriveranno altre partite difficilissime e non potremo più sfruttare sull'effetto sorpresa di inizio campionato. Preoccuppano gli infortuni che dovremo gestire nei prossimi giorni di Passerini all'anca uscito dal campo nell'ultimo quarto e Tassone che ha preso un colpo durissimo al naso. Vedremo a Cremona come ci presenteremo sul parquet. Ci prendiamo questa vittoria dove difensivamente siamo stati ancora molto incisivi anche se avremmo voluto correre di più in certi momenti della partita".