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Attualità | 24 gennaio 2021, 16:43

Scuola, rientro lunedì. Gli studenti: “Un’altra presa in giro?”

"Questo rientro non è né un miglioramento né una vittoria. La scuola è essenziale, e se Governo e Regione non investono sull’istruzione è una sconfitta per tutti"

foto di repertorio

foto di repertorio

 

"Lunedì riaprono le scuole. Perché hanno investito per garantirci il nostro diritto allo studio in sicurezza? No. Il motivo è che la Lombardia torna zona arancione da oggi, domenica 24. “Regione Lombardia - denuncia Ludovico Di Muzio, coordinatore dell’UDS Lombardia - per un errore di trasmissione dei dati dei contagi all’Istituto Superiore di Sanità, ha costretto a casa in zona rossa studenti e studentesse che ancora aspettano un piano reale per un rientro sicuro, e ha messo in difficoltà molti lavoratori e lavoratrici costretti alla chiusura.

Ora Governo e Regione litigano addossandosi colpe a vicenda, ma quando investiranno sul nostro futuro?”⠀“Tornare in presenza - continua Giulia Convertini dell’UDS Lombardia - al 50%, massimo 75%, senza investimenti sui test rapidi regolari, i termoscanner, il tracciamento, i sistemi di areazione, i presìdi medici scolastici, l'aumento delle corse dei mezzi pubblici, il diritto allo studio, gli spazi, le assunzioni di organico, il superamento delle classi pollaio, è l'immagine plastica del vostro fallimento”.⠀ ⠀

Questo rientro non è né un miglioramento né una vittoria. La scuola non può subire i litigi di governo e regione sui colori da assegnare settimana in settimana, la scuola è essenziale e senza darci garanzie di investimenti ci state abbandonando a noi stessi, al rischio di contagio, alla stessa scuola di prima che va riformata da zero. Non l'avete ricostruita voi, ce ne occupiamo noi!"

 

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