L’anno appena concluso sicuramente non è stato positivo neanche per le Biblioteche. Il diffondersi dell’emergenza sanitaria da Coronavirus, ha infatti cambiato il paradigma che vedeva la biblioteca fondare la propria forza di servizio sull’accoglienza degli spazi, sull’organizzazione di eventi, sulla partecipazione attiva dei cittadini alle iniziative culturali e sociali.
Il mondo della cultura ha dovuto provare a rinnovarsi e cercare di rilanciare i servizi bibliotecari con nuove offerte. Le Biblioteche di Vigevano hanno cercato di adeguarsi Innanzi tutto con servizi a distanza: biblioteca digitale, video letture per bambini, corsi e gruppi di lettura online, consulenza per accedere ai servizi. Il potenziamento delle biblioteche online, fruibili direttamente da casa, ha fatto salire in modo esponenziale le iscrizioni e gli accessi al portale Medialibrary: il Sistema bibliotecario Lomellino e Pavese (di cui facciamo parte) ha contato 147.715 accessi (rispetto ai 52.053 del 2019) con 3.604 download di Ebook e 161.951 consultazione dei diversi contenuti tra cui l’edicola e le risorse open. In questo anno difficile un importante aiuto al mondo dell'editoria e delle Biblioteche è arrivato dal MIBACT che ha stanziato un contributo per l'acquisto di libri presso le librerie del territorio, consentendo un incremento del patrimonio di 2.059 documenti. Tra chiusure e aperture parziali le Biblioteche a Vigevano sono comunque riuscite a garantire i sevizi fondamentali.
La Civica è stata aperta 204 giorni, di cui 45 solo su prenotazione. La Ragazzi 163. Difficile fare una stima della frequenza ma possiamo portare ad esempio le due rilevazioni statistiche effettuate alla Mastronardi: in quella pre-covid di febbraio abbiamo contato 280 presenze e in quella di luglio 105. Dal 13 ottobre al 5 novembre, aperti al pubblico con entrate contingentate, è stata rilevata una media di 54 studenti al giorno, oltre agli utenti lettori che hanno avuto una media prestiti di 122 libri/giorno.
Dopo il DPCM del 3 dicembre è stata consentita solo l'entrata su appuntamento: su 30 posti resi disponibili giornalmente, c'è stata una media frequenza di 19 studenti e una media prestiti di 75 libri/giorno Gli utenti attivi (che hanno effettuato almeno un prestito nell’anno) durante il 2020 sono stati 2.381 sui 7.697 iscritti per entrambe le Biblioteche. Il totale dei prestiti effettuati è stato di 29.615. Chiuse due volte – in primavera e in autunno – in entrambi i casi le Biblioteche hanno riavviato l’attività tra nuove difficoltà, vincoli normativi e stringenti regole sanitarie. In conseguenza di ciò, i prestiti sono precipitati. Ma se è vero che rispetto ai 47.980 prestiti del 2019 il numero risulta quasi dimezzato, se si divide per i giorni di apertura, la media giornaliera dei prestiti 2020 rimane solo di poco inferiore a quella dell’anno precedente. La lettura d’altronde ha avuto un ruolo fondamentale per molte persone chiuse, spesso in solitudine, in casa durante i lunghi periodi di lockdown.
L’opportunità di riapertura, seppur parziale, del servizio che ha consentito di poter tornare a ricevere gli utenti "sulla porta", e il servizio "d’asporto" hanno permesso alle Biblioteche di riacquistare quota. Per andare incontro ai bisogni di chi è impossibilitato a muoversi da casa, è stato infatti proposta la formula del prestito a domicilio che consente di accontentare anche chi non può recarsi personalmente in Biblioteca. Decisamente penalizzante è invece risultato il lockdown per i corsi: dei 109 proposti, sia online che in presenza, ne sono partiti 49 di cui continuati online solo 18.
I corsi a distanza hanno funzionato solamente come strumento per concludere quelli che erano già iniziati in presenza: dei 35 con programma di formazione a distanza ne è partito solo uno; segno che la mancanza di rapporto umano, di interazione e scambio non sono facilmente sostituibili dalla tecnologia. Così le video letture fatte dalle Bibliotecarie della Cordone sono risultate importanti per mantenere il contatto con i piccoli utenti e con il luogo della Biblioteca, ma non hanno certamente potuto sostituire quelle in presenza a causa della mancanza di relazione. Anche le iniziative con le Scuole della Biblioteca Ragazzi sono state annullate o rivisitate e ridimensionate: in questo anno scolastico sono state organizzate due iniziative, in via sperimentale a distanza: una per la primaria e una per la secondaria di primo grado.
Solo l’iniziativa per la primaria è decollata con successo e riguarda comunque 9 classi su tutte le scuole Vigevanesi. Buon successo hanno invece avuto il Librivoro, gioco-concorso a premi, organizzato ogni anno per giovani lettori, il webinar sui diritti per i bambini, in collaborazione a Rete Cultura e Cammino, e il progetto di educazione ambientale Piccola Foresta.
Per mantenere viva l’informazione e la continuità di interazione con l’utenza sono stati potenziati i canali social, utilizzati anche per promuovere i nuovi acquisti, per condividere letture e segnalare siti d’interesse Senza infine dimenticare che la realizzazione della Rassegna Letteraria dello scorso anno ad ottobre in edizione Mini, con la proposta degli incontri con gli autori tutta in presenza, è stata una sfida vinta per i risultati di pubblico raggiunti.
L’impegno degli operatori culturali nel realizzarla e la partecipazione dei cittadini, ovviamente nell’osservanza delle norme igienico/sanitarie, sono la testimonianza che la cultura non si ferma. In conclusione le Biblioteche hanno con fatica retto al potente urto del covid19: i prestiti, le richieste di informazione via mail o telefoniche, le attività del Gruppo di Lettura, le poche ma seguite iniziative da remoto hanno dimostrato la forte affezione dell’utenza. Resta comunque confermato, soprattutto per la fascia dei più piccoli e dei ragazzi, il bisogno di riprendere presto a frequentare le Biblioteche e tutti gli altri luoghi di cultura in presenza per partecipare alle iniziative, per socializzare, per scambiarsi idee ed emozioni.