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Attualità | 26 marzo 2021, 11:33

A Milano e in tutta Italia scendono in piazza tassisti e ristoratori

'Perdite di fatturato del 50% anche nel 2021'

A Milano e in tutta Italia scendono in piazza tassisti e ristoratori

Scendono in piazza oggi, lanciando l’hashtag #blocchiamolitalia, le imprese di Tni Horeca Italia, che hanno deciso di unirsi ai tassisti e, insieme a loro, commercianti e partita Iva, per una manifestazione nazionale di protesta contro le misure insufficienti messe in campo dal governo Draghi.

La mobilitazione coinvolgerà diverse città italiane. Un lungo serpentone di taxi e mezzi privati si muoverà lento lungo i viali principali di Milano (partenza avvenuta alle ore 8.30 da piazza Luigi di Savoia) Torino, Bologna, Firenze (ore 10 da via Simone Martini e conclusione in piazza Signoria), Perugia (ore 14, piazzale Umbria Jazz), Foggia.

In segno di protesta i commercianti della rete ‘Esistiamo’, alle 10, suoneranno gli allarmi dei loro negozi.

”Dopo un anno di pandemia, nulla è cambiato. Ancora una volta siamo stati presi in giro da tutte le forze politiche. Il Governo deve risarcire i danni subiti dalle nostre aziende, dovute alle chiusure e alle restrizioni anti contagio. Abbiamo già fatto ricorso contro la presidenza del Consiglio e attendiamo l’udienza del 4 giugno, ma nel frattempo abbiamo deciso di tornare nelle piazze, unendoci ai tassisti e ai commercianti in questa legittima protesta”, afferma Pasquale Naccari, presidente di TNI Horeca Italia.

“Il decreto legge Sostegni -sottolinea- è una delusione. Arriveranno briciole, totalmente insufficienti a salvare le nostre imprese.

Intanto continuiamo a pagare tasse, contributi, utenze e non ce la facciamo più”. ”Ci rivolgiamo a tutte le categorie e ai dipendenti delle nostre aziende, sfiniti dai ritardi della cassa integrazione. Uniamoci e blocchiamo l’Italia”, è l’appello di Naccari, che annuncia: “In mancanza di risposte concrete, la mobilitazione andrà avanti a oltranza”. 

“Abbiamo aderito alla protesta lanciata da tassisti e ristoratori -commenta Monica Coppoli, portavoce dei commercianti di Esistiamo- perché anche noi siamo insoddisfatti delle misure del Governo Draghi. In questo 2021 stiamo viaggiando con un 40-50% di fatturato in meno rispetto al periodo pre-pandemia, ma le spese sono aumentate. Da qui all’estate rischia di chiudere un’attività su quattro. Va peggio per i negozi di abbigliamento, che hanno risentito più di tutti: chiuderanno due su quattro”.

Articolo tratto dal sito partner www.ticinonotizie.it

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