"Piovono turisti e la Spagna s'interroga" titola il Corriere del Ticino che mette in luce una questione che sta facendo discutere, e in qualche caso con scalpore, anche in Italia. Alle Baleari è in atto una vera e propria "invasione" di turisti tedeschi (25 mila arrivi nello scorso fine settimana, ingressi triplicati rispetto a 7 giorni fa, quando erano stati 8 mila), nonostante limitazioni al 50% della capienza per bar e ristoranti, aperti solo all'esterno fino alle 17, e coprifuoco alle 22, e in molti s'interrogano.
Innanzitutto sulla possibilità di volare all'estero nei paesi non a rischio come la Spagna - in Italia è necessario un tampone con esito negativo nelle 72 precedenti la partenza e poi nelle 72 successive al ritorno in patria: fino all'esito di quest'ultimo bisogna autoisolarsi - mentre è vietato spostarsi tra le regioni della propria nazione.
Si raggiunge così un paradosso spiegato benissimo dal Corriere del Ticino: gli spagnoli, così come gli italiani, all’interno del proprio Paese non possono spostarsi da una regione all’altra. «Una persona di Barcellona, Madrid o Valencia non può passare la Pasqua alle Baleari. Un tedesco sì. Siamo molto preoccupati per l'estate, la nostra vera salvezza. Se ora, per disgrazia, i contagi tornassero a salire a Maiorca e nelle altre isole rischieremmo di rovinare tutti gli sforzi fatti» racconta al quotidiano ticinese Myriam Moneo, giornalista del Diario de Mallorca.
La stessa domanda potrebbe valere per noi: perché Riccione o Alassio no, mettendo in ginocchio il settore del turismo interno, e invece Canarie o Baleari sì?
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