Chiara Ferragni e il marito Fedez hanno preso una posizione durissima nei confronti di Regione Lombardia e del ritardo nella somministrazione dei vaccini. Da ieri pubblicano storie sui loro profili social denunciando la mala gestione dell'emergenza sanitaria, arrivando a chiedere il commissariamento della Regione, e come simbolo hanno scelto la nonna di Fedez, 90 anni e non ancora contatta per fare il vaccino.
Dopo le storie, questa mattina nonna Luciana è stata contatta per essere subito vaccinata, ma le polemiche non sono finite. «Se ieri ero arrabbiata oggi lo sono ancora di più - ha scritto Chiara Ferragni - Nonna Luciana aveva il diritto di essere vaccinata da mesi, come altre nonne del resto, che però non hanno la stessa visibilità mediatica. Chiedo il vaccino anche per tutte loro e per tutte le persone i cui diritti sono stati fino ad oggi calpestati».
La risposta alla famiglia Ferragnez è arrivata poco fa da Ats Milano e pubblicata dal presidente della commissione sanità Emanuele Monti, in cui precisa che la nonna di Fedez aveva sbagliato a compilare la domanda di adesione alla campagna vaccinale.
L’Ats Città Metropolitana di Milano riceve ogni giorno decine di segnalazioni in merito a cittadini over 80 che non sono stati ancora convocati per la vaccinazione anti covid. Alla luce di verifiche nella maggior parte di casi si tratta di disguidi dovuti ad errori nella compilazione della domanda. Tutte queste persone vengono contattate telefonicamente e convocate per la somministrazione. Nessuno dei nostri operatori ha chiesto alla signora se fosse “la nonna di Fedez”.
La somministrazione offerta oggi alla signora citata da Chiara Ferragni (che ha omesso il comune di residenza nella compilazione dell’adesione) è avvenuta anche per altri cittadini. Come annunciato si sta concludendo la fase della campagna dedicata alla categoria over 80, quindi si stanno compiendo le ultime verifiche per recuperare tutti coloro che hanno aderito.